30.01.2013 Views

Letteratura italiana: dalle Origini alla morte di ... - Claudio Giunta

Letteratura italiana: dalle Origini alla morte di ... - Claudio Giunta

Letteratura italiana: dalle Origini alla morte di ... - Claudio Giunta

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

prima egloga virgiliana), rinasce in Italia il genere bucolico, che avrà grande fortuna nei due secoli<br />

successivi.<br />

4.9 La «Comme<strong>di</strong>a»<br />

[Il titolo] Può meravigliare il fatto che un'opera in cui si parla <strong>di</strong> un viaggio nell'oltretomba<br />

si intitoli Comme<strong>di</strong>a. Così la chiamano non solo i primi commentatori trecenteschi, ma anche lo<br />

stesso Dante nel corso del poema e nell'epistola a Cangrande della Scala (ammesso che sia sua).<br />

Sulle ragioni <strong>di</strong> questo titolo si è molto <strong>di</strong>scusso: le due spiegazioni più accre<strong>di</strong>tate valorizzano l'una<br />

la forma, l'altra il contenuto dell'opera. La Comme<strong>di</strong>a, secondo alcuni, si chiamerebbe così perché<br />

scritta in uno stile ‘me<strong>di</strong>o’, non sostenuto ed elegante come quello usato nel registro tragico (per<br />

esempio nell'Eneide <strong>di</strong> Virgilio). Secondo altri, la scelta del titolo è legata <strong>alla</strong> trama: nella trage<strong>di</strong>a<br />

le cose vanno bene all'inizio ma si complicano a mano a mano che l'azione procede, e finiscono<br />

male; al contrario, nel genere ‘comme<strong>di</strong>a’ (così come nella Comme<strong>di</strong>a dantesca), la situazione<br />

iniziale è <strong>di</strong> solito svantaggiosa per i personaggi ma migliora nel corso dell'opera, sino a sfociare in<br />

un finale in cui tutti i problemi vengono risolti. L'una spiegazione non esclude l'altra, ovvero: il<br />

nome comme<strong>di</strong>a è calzante sia che si guar<strong>di</strong> al ‘lieto fine’ sia che si guar<strong>di</strong> allo stile, o meglio <strong>alla</strong><br />

varietà degli stili impiegati.<br />

[Il tema e la struttura del poema] L'inizio ‘tragico’ dell'opera coincide con lo smarrimento <strong>di</strong><br />

Dante in una selva oscura, nell'anno giubilare 1300, quando il poeta ha 35 anni ed è giunto «nel<br />

mezzo del cammin <strong>di</strong> nostra vita» (Inf. I.1). La Comme<strong>di</strong>a è il racconto del cammino che, a partire<br />

da questa selva, Dante percorre nei tre regni ultraterreni: l'Inferno, il Purgatorio e il Para<strong>di</strong>so. A<br />

queste regioni dell’al<strong>di</strong>là sono de<strong>di</strong>cate tre cantiche, ognuna formata da 33 canti (la prima <strong>di</strong> 34,<br />

perché il primo canto fa da prologo all'opera intera); ciascun canto, a sua volta, è costituito da un<br />

numero variabile <strong>di</strong> versi (la gran parte tra i 130 e i 150).<br />

[Il viaggio e le guide] La durata del viaggio <strong>di</strong> Dante è <strong>di</strong> sette giorni, ed egli non è solo:<br />

nell'Inferno e nel Purgatorio, fino alle porte del Para<strong>di</strong>so terrestre, lo guida il massimo poeta latino,<br />

Virgilio (simbolo della ragione umana): non oltre, perché non oltre può arrivare la ragione non<br />

illuminata d<strong>alla</strong> fede, e Virgilio è sì uno «spirito magno», ma è comunque un pagano. Virgilio<br />

consiglia e protegge Dante dai pericoli che questi incontra sul proprio cammino e risponde ai suoi<br />

dubbi circa la natura dei luoghi attraversati, il significato e lo scopo delle pene, l'identità dei<br />

peccatori incontrati via via. Nel Para<strong>di</strong>so, la guida <strong>di</strong> Dante è la donna amata in gioventù: Beatrice,<br />

che già nella Vita nova era stata considerata un'anima eletta, degna <strong>di</strong> stare, dopo la <strong>morte</strong>, in<br />

«sommo cielo». Coerentemente, Beatrice - emblema della Fede o della Teologia - risolve i dubbi <strong>di</strong><br />

Dante relativi <strong>alla</strong> dottrina cristiana. Le due guide hanno dunque <strong>di</strong>versa funzione e autorità: è<br />

Beatrice che si è mossa dal Para<strong>di</strong>so e ha pregato Virgilio <strong>di</strong> aiutare Dante a uscire d<strong>alla</strong> selva in cui<br />

si era perduto; è lei che ha voluto riscattarlo d<strong>alla</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> peccato in cui viveva. Quando<br />

Dante e Beatrice si incontreranno, sulla vetta del Purgatorio, Beatrice chiarirà che la visione<br />

dell'Inferno e del Purgatorio era necessaria per ottenere il pentimento e la salvezza <strong>di</strong> Dante.<br />

[Struttura dei mon<strong>di</strong> ultraterreni: l’Inferno] L'Inferno è raffigurato da Dante come un<br />

gigantesco cono sotterraneo la cui base coincide con la superficie del nostro emisfero boreale (con<br />

al centro Gerusalemme) e il cui vertice si trova al centro della Terra. A generare questa voragine fu<br />

la caduta dell'angelo che osò ribellarsi a Dio: Lucifero. Tutta l'enorme massa <strong>di</strong> terra spostata dal<br />

suo corpo ha creato, agli antipo<strong>di</strong> del nostro emisfero, la montagna del Purgatorio. Alla sommità <strong>di</strong><br />

questa montagna si trova il Para<strong>di</strong>so terrestre. Partendo <strong>di</strong> qui, dopo aver attraversato l'Inferno e il<br />

Purgatorio, Dante e Beatrice saliranno in volo attraverso i <strong>di</strong>eci cieli in cui, secondo i me<strong>di</strong>evali, si<br />

sud<strong>di</strong>vide l'universo: un viaggio d<strong>alla</strong> Terra all'Empireo, cioè al cielo che abbraccia tutti gli altri e in<br />

cui risiedono gli angeli, i beati e Dio.<br />

[La gerarchia dei peccati] I peccatori dell'Inferno sono <strong>di</strong>stribuiti in gironi, in ciascuno dei<br />

quali viene punito un <strong>di</strong>fferente peccato. Aristotele, nell'Etica Nicomachea, aveva classificato i vizi<br />

e le colpe <strong>di</strong> cui si può macchiare l'uomo e Dante riprende in maniera fedele questo or<strong>di</strong>namento. A<br />

51

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!