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Giovanni: quindi praticamente è come se al sangue si desse<br />

un’importanza … specifica per determinare un po’ anche il carattere<br />

delle persone, mi sembra di capire?<br />

S: Cioè, se lei vede, per esempio, un bambino vivace, no, lei dice:<br />

«Ah, questo sicuramente avrà il sangue ABIV»?<br />

La.: No, no,no.<br />

Giovanni: Non così?<br />

La.: Dopo che si sa che tipo di sangue è, le persone lo guardano di<br />

più, lo … lo, come posso dire, non è che lo catalogano subito, come<br />

un po’ si fa qui, no, non finisce lì. Nel denso lo guardano, lo assistono,<br />

lo … crescono, in un certo senso il dottore di famiglia come là,<br />

ma non come qui.<br />

Nel Medioevo, quando ancora non erano stati indentificati i gruppi sanguigni,<br />

si distinguevano caratteristiche fisiche e carattere in relazione al «sangue buono»,<br />

ovvero «quello che non è freddo, non secco, non torbido, ma caldo e umido e<br />

chiaro» 6 . «L’“eccellenza” di un buon sangue, ben temperato, denso di “benignità”,<br />

ricco di “cordialità”, caldo, sincero, sottile “gioviale” (la terminologia ematica e quella<br />

enologica sono spesso coincidenti), s’incarnava nel tipo sanguigno. Le “proprietà di<br />

natura sanguigna”, degli uomini di sangue “puro e sincero”, dalla “corporatura<br />

grassa, il volto fiorito e vago, il color vermiglio”, di “natura allegri e giocondi, semplici<br />

e piacevoli” (Della Porta), si precisavano in un catalogo in versi d’un frate infermiere<br />

della Provincia cappuccina bresciana, Felice Passera» 7 .<br />

2. Resistenze, cultura popolare e sangue,<br />

nella Romania di Ceausescu:<br />

Il periodo che va dal 1971 , anno delle “tesi di Luglio” [cfr. Guida 2005, pp.267 sgg.]<br />

di Ceausescu, al Dicembre 1989 momento della fine della sua dittatura, era stato,<br />

per i cittadini romeni, denso di obblighi politici e sociali ai quali risultava assai difficile<br />

non conformarsi, e che per loro natura “dirigevano”, influenzandole oltremodo,<br />

comportamenti ed iniziative di ogni genere. Oltre alla Securitate, la famigerata polizia<br />

segreta, esistevano forme di delazione incentivate dallo stato stesso, e che<br />

mettevano a dura prova la possibilità di instaurare rapporti basati sulla reciproca<br />

fiducia. Studi recenti di Anna Iuso 8 mettono in luce l’esistenza di archivi ricchi dei<br />

diari personali dei cittadini romeni, nei quali si era obbligati a scrivere tutti i cambiamenti,<br />

di natura sociale e civile, che prendevano corpo a livello personale: ovvio<br />

6 Camporesi 1984, p. 28.<br />

7 Ibidem, pp. 26-28.<br />

8 Presentati durante il seminario “Terreni e dintorni. I problemi e le metodologie della ricerca<br />

sul terreno” Roma, Univ. La Sapienza, 13 marzo 2006<br />

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