Ricerca Immigrati_impaginato(.Pdf 1.8 MB) - Avis
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miglioramento della condizione umana, essendo loro malgrado incompatibili con<br />
lo sviluppo tecnologico dell’India (ma direi di tutti in paesi in via di sviluppo) 10 , rendono<br />
preferibile una metodologia, per così dire, conservatrice:<br />
L’alto costo dei test sul sangue e le difficoltà tecniche che si incontrano<br />
nel tentativo di imitare il modello statunitense lasciano prevedere<br />
il bisogno di adottare una posizione conservatrice sulla questione<br />
delle donazioni di sangue. Questa presa di posizione si riflette nella<br />
decisione del maggio 1996 della Corte Suprema d’India che sancisce<br />
che le donazioni di sangue devono essere completamente su<br />
base volontaristica e che tutte le banche del sangue siano istruite a<br />
non prendere sangue da donatori professionali, pena la chiusura<br />
[Vicziany, 2001, p.390]. 11<br />
Vicziany si chiede se l’ipotesi di Titmuss che il solo sangue buono sia il sangue<br />
donato abbia ancora un valore, e secondo me esplicita elementi credibili a sostegno<br />
della propria tesi, elementi che potrebbero essere presi in considerazione in<br />
un possibile futuro della donazione di sangue anche nel nostro paese: anche se,<br />
bisogna sottolineare, il riferimento specifico è il pagamento delle donazioni di plasma<br />
(plasmaferesi) e degli altri emoderivati:<br />
10<br />
Copeman ci suggerisce Paesi con un basso indice di sviluppo umano [Copeman, 2005,<br />
p.466]<br />
11<br />
Sembra andare verso una differente analisi delle difficoltà dell’India, specificamente per ciò<br />
che riguarda la questione tecnologica, il lavoro di Copeman [2006]. L’enfasi mi sembra spostata<br />
sull’utilità del frazionamento del sangue, tanto che egli rileva : “Stando alle campagne informative<br />
mediche, quanti insistono a prescrivere trasfusioni di sangue intero sono da considerarsi<br />
miserabili ed arretrati. Una volta ho sentito un proselito del “frazionamento” riferirsi ad<br />
un collega che prescriveva sangue intero come ad un ladro (chor, in Hindi). La prescrizione di<br />
sangue intero “ruba” letteralmente valore d’uso. [op. cit., p.40] Da un punto di vista strettamente<br />
antropologico, il frazionamento del sangue ed il fatto che possa essere donato anche a tre<br />
persone contemporaneamente, si introduce nel discorso più ampio delle benedizioni legate<br />
alla religione Induista: “ Negli scritti antropologici sugli apparati di ritorno dell’induismo, benedizioni<br />
(ashirvad), merito (punya) e frutti, (phal) sono concetti collegati ma differenti – tutti sono<br />
benefici che si possono ricevere tramite la donazione (dan ka labh). Punya è il “merito” -<br />
risultato di buone azioni dal punto di vista etico. Per i donatori con i quali ho lavorato, la donazione<br />
di sangue, in parole povere, potrebbe generare sia “merito” che “benedizioni” , con il<br />
beneficio che le benedizioni potrebbero generare frutti in questa vita anziché nella prossima.<br />
Le benedizioni che i donatori possono aspettarsi di ricevere da chi riceve le trasfusioni sono<br />
continuamente sottolineate dai reclutatori delle banche del sangue – donate sangue, ricevete<br />
benedizioni” - come recita piuttosto schiettamente uno slogan della Croce Rossa Indiana<br />
[p.42] Queste considerazioni, abilmente manipolate, ci permettono di poter dire che una donazione<br />
di sangue frazionato, oltre a far bene a più persone, fanno avere più benedizioni e più<br />
fortuna.<br />
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