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aveva tiranneggiati, o gli fece anche pagare un più pronto e più terribile fio. E in quei casi,<br />
quel nome tanto temuto e abborrito era stato benedetto un momento: perché, non dirò<br />
quella giustizia, ma quel rimedio, quel compenso qualunque, non si sarebbe potuto, in<br />
que' tempi, aspettarlo da nessun'altra forza né privata, né pubblica. Più spesso, anzi per<br />
l'ordinario, la sua era stata ed era ministra di voleri iniqui, di soddisfazioni atroci, di capricci<br />
superbi. Ma gli usi così diversi di quella forza producevan sempre l'effetto medesimo,<br />
d'imprimere negli animi una grand'idea di quanto egli potesse volere e eseguire in onta<br />
dell'equità e dell'iniquità, quelle due cose che metton tanti ostacoli alla volontà degli<br />
uomini, e li fanno così spesso tornare indietro. La fama de' tiranni ordinari rimaneva per lo<br />
più ristretta in quel piccolo tratto di paese dov'erano i più ricchi e i più forti: ogni distretto<br />
aveva i suoi; e si rassomigliavan tanto, che non c'era ragione che la gente s'occupasse di<br />
quelli che non aveva a ridosso. Ma la fama di questo nostro era già da gran tempo diffusa<br />
in ogni parte del milanese: per tutto, la sua vita era un soggetto di racconti popolari; e il<br />
suo nome significava qualcosa d'irresistibile, di strano, di favoloso. Il sospetto che per tutto<br />
s'aveva de' suoi collegati e de' suoi sicari, contribuiva anch'esso a tener viva per tutto la<br />
memoria di lui. Non eran più che sospetti; giacché chi avrebbe confessata apertamente<br />
una tale dipendenza? ma ogni tiranno poteva essere un suo collegato, ogni malandrino,<br />
uno de' suoi; e l'incertezza stessa rendeva più vasta l'opinione, e più cupo il terrore della<br />
cosa. E ogni volta che in qualche parte si vedessero comparire figure di bravi sconosciute<br />
e più brutte dell'ordinario, a ogni fatto enorme di cui non si sapesse alla prima indicare o<br />
indovinar l'autore, si proferiva, si mormorava il nome di colui che noi, grazie a quella<br />
benedetta, per non dir altro, circospezione de' nostri autori, saremo costretti a chiamare<br />
l'innominato.<br />
Dal castellaccio di costui al palazzotto di don Rodrigo, non c'era più di sette miglia: e<br />
quest'ultimo, appena divenuto padrone e tiranno, aveva dovuto vedere che, a così poca<br />
distanza da un tal personaggio, non era possibile far quel mestiere senza venire alle<br />
prese, o andar d'accordo con lui. Gli s'era perciò offerto e gli era divenuto amico, al modo<br />
di tutti gli altri, s'intende; gli aveva reso più d'un servizio (il manoscritto non dice di più); e<br />
n'aveva riportate ogni volta promesse di contraccambio e d'aiuto, in qualunque occasione.<br />
Metteva però molta cura a nascondere una tale amicizia, o almeno a non lasciare<br />
scorgere quanto stretta, e di che natura fosse. Don Rodrigo voleva bensì fare il tiranno,<br />
ma non il tiranno salvatico: la professione era per lui un mezzo, non uno scopo: voleva<br />
dimorar liberamente in città, godere i comodi, gli spassi, gli onori della vita civile; e perciò<br />
bisognava che usasse certi riguardi, tenesse di conto parenti, coltivasse l'amicizia di<br />
persone alte, avesse una mano sulle bilance della giustizia, per farle a un bisogno<br />
traboccare dalla sua parte, o per farle sparire, o per darle anche, in qualche occasione,<br />
sulla testa di qualcheduno che in quel modo si potesse servir più facilmente che con l'armi<br />
della violenza privata. Ora, l'intrinsichezza, diciam meglio, una lega con un uomo di quella<br />
sorte, con un aperto nemico della forza pubblica, non gli avrebbe certamente fatto buon<br />
gioco a ciò, specialmente presso il conte zio. Però quel tanto d'una tale amicizia che non<br />
era possibile di nascondere, poteva passare per una relazione indispensabile con un<br />
uomo la cui inimicizia era troppo pericolosa; e così ricevere scusa dalla necessità: giacché<br />
chi ha l'assunto di provvedere, e non n'ha la volontà, o non ne trova il verso, alla lunga<br />
acconsente che altri provveda da sé, fino a un certo segno, a' casi suoi; e se non<br />
acconsente espressamente, chiude un occhio.<br />
Una mattina, don Rodrigo uscì a cavallo, in treno da caccia, con una piccola scorta di bravi<br />
a piedi; il Griso alla staffa, e quattro altri in coda; e s'avviò al castello dell'innominato.<br />
CAPITOLO XX<br />
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