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promessi sposi - IIS-Newton

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d'andar per le bocche degli uomini, n'avrebbe, in quella congiuntura, fatto volentieri di<br />

meno: vogliam dire il signor don Rodrigo.<br />

Non già che prima d'allora non si parlasse de' fatti suoi; ma eran discorsi rotti, segreti:<br />

bisognava che due si conoscessero bene bene tra di loro, per aprirsi sur un tale<br />

argomento. E anche, non ci mettevano tutto il sentimento di che sarebbero stati capaci:<br />

perché gli uomini, generalmente parlando, quando l'indegnazione non si possa sfogare<br />

senza grave pericolo, non solo dimostran meno, o tengono affatto in sé quella che<br />

sentono, ma ne senton meno in effetto. Ma ora, chi si sarebbe tenuto d'informarsi, e di<br />

ragionare d'un fatto così strepitoso, in cui s'era vista la mano del cielo, e dove facevan<br />

buona figura due personaggi tali? uno, in cui un amore della giustizia tanto animoso<br />

andava unito a tanta autorità; l'altro, con cui pareva che la prepotenza in persona si fosse<br />

umiliata, che la braverìa fosse venuta, per dir così, a render l'armi, e a chiedere il riposo. A<br />

tali paragoni, il signor don Rodrigo diveniva un po' piccino. Allora si capiva da tutti cosa<br />

fosse tormentar l'innocenza per poterla disonorare, perseguitarla con un'insistenza così<br />

sfacciata, con sì atroce violenza, con sì abbominevoli insidie. Si faceva, in quell'occasione,<br />

una rivista di tant'altre prodezze di quel signore: e su tutto la dicevan come la sentivano,<br />

incoraggiti ognuno dal trovarsi d'accordo con tutti. Era un susurro, un fremito generale; alla<br />

larga però, per ragione di tutti que' bravi che colui aveva d'intorno.<br />

Una buona parte di quest'odio pubblico cadeva ancora sui suoi amici e cortigiani. Si<br />

rosolava bene il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel tiranno; ma<br />

alla lontana, anche lui, perché, se non aveva i bravi, aveva i birri. Col dottor Azzeccagarbugli,<br />

che non aveva se non chiacchiere e cabale, e con altri cortigianelli suoi pari, non<br />

s'usava tanti riguardi: eran mostrati a dito, e guardati con occhi torti; di maniera che, per<br />

qualche tempo, stimaron bene di non farsi veder per le strade.<br />

Don Rodrigo, fulminato da quella notizia così impensata, così diversa dall'avviso che<br />

aspettava di giorno in giorno, di momento in momento, stette rintanato nel suo palazzotto,<br />

solo co' suoi bravi, a rodersi, per due giorni; il terzo, partì per Milano. Se non fosse stato<br />

altro che quel mormoracchiare della gente, forse, poiché le cose erano andate tant'avanti,<br />

sarebbe rimasto apposta per affrontarlo, anzi per cercar l'occasione di dare un esempio a<br />

tutti sopra qualcheduno de' più arditi; ma chi lo cacciò, fu l'essersi saputo per certo, che il<br />

cardinale veniva da quelle parti. Il conte zio, il quale di tutta quella storia non sapeva se<br />

non quel che gli aveva detto Attilio, avrebbe certamente preteso che, in una congiuntura<br />

simile, don Rodrigo facesse una gran figura, e avesse in pubblico dal cardinale le più<br />

distinte accoglienze: ora, ognun vede come ci fosse incamminato. L'avrebbe preteso, e se<br />

ne sarebbe fatto render conto minutamente; perché era un'occasione importante di far<br />

vedere in che stima fosse tenuta la famiglia da una primaria autorità. Per levarsi da un<br />

impiccio così noioso, don Rodrigo, alzatosi una mattina prima del sole, si mise in una<br />

carrozza, col Griso e con altri bravi, di fuori, davanti e di dietro; e, lasciato l'ordine che il<br />

resto della servitù venisse poi in seguito, partì come un fuggitivo, come (ci sia un po' lecito<br />

di sollevare i nostri personaggi con qualche illustre paragone), come Catilina da Roma,<br />

sbuffando, e giurando di tornar ben presto, in altra comparsa, a far le sue vendette.<br />

Intanto, il cardinale veniva visitando, a una per giorno, le parrocchie del territorio di Lecco.<br />

Il giorno in cui doveva arrivare a quella di Lucia, già una gran parte degli abitanti erano<br />

andati sulla strada a incontrarlo. All'entrata del paese, proprio accanto alla casetta delle<br />

nostre due donne, c'era un arco trionfale, costrutto di stili per il ritto, e di pali per il traverso,<br />

rivestito di paglia e di borraccina, e ornato di rami verdi di pugnitopo e d'agrifoglio, distinti<br />

di bacche scarlatte; la facciata della chiesa era parata di tappezzerie; al davanzale d'ogni<br />

finestra pendevano coperte e lenzoli distesi, fasce di bambini disposte a guisa di pendoni;<br />

tutto quel poco necessario che fosse atto a fare, o bene o male, figura di superfluo. Verso<br />

le ventidue, ch'era l'ora in cui s'aspettava il cardinale, quelli ch'eran rimasti in casa, vecchi,<br />

donne e fanciulli la più parte, s'avviarono anche loro a incontrarlo, parte in fila, parte in<br />

truppa, preceduti da don Abbondio, uggioso in mezzo a tanta festa, e per il fracasso che lo<br />

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