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promessi sposi - IIS-Newton

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fin da bambino; e io posso dirlo, che l'ho portato in collo. Ma quand'è pronto, non bisogna<br />

farlo aspettare, perché, sebbene sia della miglior pasta del mondo, allora s'impazientisce e<br />

strepita. Poveretto! bisogna compatirlo: è il suo naturale; e poi questa volta avrebbe anche<br />

un po' di ragione, perché s'incomoda per lei. Guai chi lo tocca in que' momenti! non ha<br />

riguardo per nessuno, fuorché per il signor principe. Ma finalmente non ha sopra di sé che<br />

il signor principe, e un giorno, il signor principe sarà lui; più tardi che sia possibile, però.<br />

Lesta, lesta, signorina! Perché mi guarda così incantata? A quest'ora dovrebbe esser fuor<br />

della cuccia.<br />

All'immagine del principino impaziente, tutti gli altri pensieri che s'erano affollati alla mente<br />

risvegliata di Gertrude, si levaron subito, come uno stormo di passere all'apparir del nibbio.<br />

Ubbidì, si vestì in fretta, si lasciò pettinare, e comparve nella sala, dove i genitori e il<br />

fratello eran radunati. Fu fatta sedere sur una sedia a braccioli, e le fu portata una<br />

chicchera di cioccolata: il che, a que' tempi, era quel che già presso i Romani il dare la<br />

veste virile.<br />

Quando vennero a avvertir ch'era attaccato, il principe tirò la figlia in disparte, e le disse: -<br />

orsù, Gertrude, ieri vi siete fatta onore: oggi dovete superar voi medesima. Si tratta di fare<br />

una comparsa solenne nel monastero e nel paese dove siete destinata a far la prima<br />

figura. V'aspettano... - È inutile dire che il principe aveva spedito un avviso alla badessa, il<br />

giorno avanti. - V'aspettano, e tutti gli occhi saranno sopra di voi. Dignità e disinvoltura. La<br />

badessa vi domanderà cosa volete: è una formalità. Potete rispondere che chiedete<br />

d'essere ammessa a vestir l'abito in quel monastero, dove siete stata educata così<br />

amorevolmente, dove avete ricevute tante finezze: che è la pura verità. Dite quelle poche<br />

parole, con un fare sciolto: che non s'avesse a dire che v'hanno imboccata, e che non<br />

sapete parlare da voi. Quelle buone madri non sanno nulla dell'accaduto: è un segreto che<br />

deve restar sepolto nella famiglia; e perciò non fate una faccia contrita e dubbiosa, che<br />

potesse dar qualche sospetto. Fate vedere di che sangue uscite: manierosa, modesta; ma<br />

ricordatevi che, in quel luogo, fuor della famiglia, non ci sarà nessuno sopra di voi.<br />

Senza aspettar risposta, il principe si mosse; Gertrude, la principessa e il principino lo<br />

seguirono; scesero tutti le scale, e montarono in carrozza. Gl'impicci e le noie del mondo,<br />

e la vita beata del chiostro, principalmente per le giovani di sangue nobilissimo, furono il<br />

tema della conversazione, durante il tragitto. Sul finir della strada, il principe rinnovò<br />

l'istruzioni alla figlia, e le ripeté più volte la formola della risposta. All'entrare in Monza,<br />

Gertrude si sentì stringere il cuore; ma la sua attenzione fu attirata per un istante da non<br />

so quali signori che, fatta fermar la carrozza, recitarono non so qual complimento. Ripreso<br />

il cammino, s'andò quasi di passo al monastero, tra gli sguardi de' curiosi, che<br />

accorrevano da tutte le parti sulla strada. Al fermarsi della carrozza, davanti a quelle mura,<br />

davanti a quella porta, il cuore si strinse ancor più a Gertrude. Si smontò tra due ale di<br />

popolo, che i servitori facevano stare indietro. Tutti quegli occhi addosso alla poveretta<br />

l'obbligavano a studiar continuamente il suo contegno: ma più di tutti quelli insieme, la<br />

tenevano in suggezione i due del padre, a' quali essa, quantunque ne avesse così gran<br />

paura, non poteva lasciar di rivolgere i suoi, ogni momento. E quegli occhi governavano le<br />

sue mosse e il suo volto, come per mezzo di redini invisibili. Attraversato il primo cortile,<br />

s'entrò in un altro, e lì si vide la porta del chiostro interno, spalancata e tutta occupata da<br />

monache. Nella prima fila, la badessa circondata da anziane; dietro, altre monache alla<br />

rinfusa, alcune in punta di piedi; in ultimo le converse ritte sopra panchetti. Si vedevan<br />

pure qua e là luccicare a mezz'aria alcuni occhietti, spuntar qualche visino tra le tonache:<br />

eran le più destre, e le più coraggiose tra l'educande, che, ficcandosi e penetrando tra<br />

monaca e monaca, eran riuscite a farsi un po' di pertugio, per vedere anch'esse qualche<br />

cosa. Da quella calca uscivano acclamazioni; si vedevan molte braccia dimenarsi, in<br />

segno d'accoglienza e di gioia. Giunsero alla porta; Gertrude si trovò a viso a viso con la<br />

madre badessa. Dopo i primi complimenti, questa, con una maniera tra il giulivo e il<br />

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