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promessi sposi - IIS-Newton

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Agnese s'affrettò di risponder sempre il contrario di quello che era. Movendosi, come per<br />

andar via, finse di sbagliar l'uscio, entrò in quello che metteva alla scala, e lì diede un'altra<br />

occhiata in fretta, come poté. Gridatogli dietro: - ehi ehi! dove andate galantuomo? di qua!<br />

di qua! - tornò indietro, e uscì dalla parte che gli veniva indicata, scusandosi, con una<br />

sommissione, con un'umiltà affettata, che stentava a collocarsi nei lineamenti duri di quella<br />

faccia. Dopo costui, continuarono a farsi vedere, di tempo in tempo, altre strane figure.<br />

Che razza d'uomini fossero, non si sarebbe potuto dir facilmente; ma non si poteva creder<br />

neppure che fossero quegli onesti viandanti che volevan parere. Uno entrava col pretesto<br />

di farsi insegnar la strada; altri, passando davanti all'uscio, rallentavano il passo, e<br />

guardavan sott'occhio nella stanza, a traverso il cortile, come chi vuol vedere senza dar<br />

sospetto. Finalmente, verso il mezzogiorno, quella fastidiosa processione finì. Agnese<br />

s'alzava ogni tanto, attraversava il cortile, s'affacciava all'uscio di strada, guardava a<br />

destra e a sinistra, e tornava dicendo: - nessuno - : parola che proferiva con piacere, e che<br />

Lucia con piacere sentiva, senza che né l'una né l'altra ne sapessero ben chiaramente il<br />

perché. Ma ne rimase a tutt'e due una non so quale inquietudine, che levò loro, e alla<br />

figliuola principalmente, una gran parte del coraggio che avevan messo in serbo per la<br />

sera.<br />

Convien però che il lettore sappia qualcosa di più preciso, intorno a que' ronzatori<br />

misteriosi: e, per informarlo di tutto, dobbiam tornare un passo indietro, e ritrovar don<br />

Rodrigo, che abbiam lasciato ieri, solo in una sala del suo palazzotto, al partir del padre<br />

Cristoforo.<br />

Don Rodrigo, come abbiam detto, misurava innanzi e indietro, a passi lunghi, quella sala,<br />

dalle pareti della quale pendevano ritratti di famiglia, di varie generazioni. Quando si<br />

trovava col viso a una parete, e voltava, si vedeva in faccia un suo antenato guerriero,<br />

terrore de' nemici e de' suoi soldati, torvo nella guardatura, co' capelli corti e ritti, co' baffi<br />

tirati e a punta, che sporgevan dalle guance, col mento obliquo: ritto in piedi l'eroe, con le<br />

gambiere, co' cosciali, con la corazza, co' bracciali, co' guanti, tutto di ferro; con la destra<br />

sul fianco, e la sinistra sul pomo della spada. Don Rodrigo lo guardava; e quando gli era<br />

arrivato sotto, e voltava, ecco in faccia un altro antenato, magistrato, terrore de' litiganti e<br />

degli avvocati, a sedere sur una gran seggiola coperta di velluto rosso, ravvolto in<br />

un'ampia toga nera; tutto nero, fuorché un collare bianco, con due larghe facciole, e una<br />

fodera di zibellino arrovesciata (era il distintivo de' senatori, e non lo portavan che<br />

l'inverno, ragion per cui non si troverà mai un ritratto di senatore vestito d'estate);<br />

macilento, con le ciglia aggrottate: teneva in mano una supplica, e pareva che dicesse:<br />

vedremo. Di qua una matrona, terrore delle sue cameriere; di là un abate, terrore de' suoi<br />

monaci: tutta gente in somma che aveva fatto terrore, e lo spirava ancora dalle tele. Alla<br />

presenza di tali memorie, don Rodrigo tanto più s'arrovellava, si vergognava, non poteva<br />

darsi pace, che un frate avesse osato venirgli addosso, con la prosopopea di Nathan.<br />

Formava un disegno di vendetta, l'abbandonava, pensava come soddisfare insieme alla<br />

passione, e a ciò che chiamava onore; e talvolta (vedete un poco!) sentendosi fischiare<br />

ancora agli orecchi quell'esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni, e<br />

stava quasi per deporre il pensiero delle due soddisfazioni. Finalmente, per far qualche<br />

cosa, chiamò un servitore, e gli ordinò che lo scusasse con la compagnia, dicendo ch'era<br />

trattenuto da un affare urgente. Quando quello tornò a riferire che que' signori eran partiti,<br />

lasciando i loro rispetti: - e il conte Attilio? - domandò, sempre camminando, don Rodrigo.<br />

- È uscito con que' signori, illustrissimo.<br />

- Bene: sei persone di seguito, per la passeggiata: subito. La spada, la cappa, il cappello:<br />

subito.<br />

Il servitore partì, rispondendo con un inchino; e, poco dopo, tornò, portando la ricca spada,<br />

che il padrone si cinse; la cappa, che si buttò sulle spalle; il cappello a gran penne, che<br />

mise e inchiodò, con una manata, fieramente sul capo: segno di marina torbida. Si mosse,<br />

e, alla porta, trovò i sei ribaldi tutti armati, i quali, fatto ala, e inchinatolo, gli andaron dietro.<br />

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