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promessi sposi - IIS-Newton

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ordine che regnava intorno al cardinale, su quel particolare: - tutto, - diceva con gli altri<br />

della famiglia, - per la troppa bontà di quel benedett'uomo; per quella gran famigliarità -. E<br />

raccontava d'aver perfino sentito più d'una volta co' suoi orecchi, rispondergli: messer sì, e<br />

messer no.<br />

Stava in quel momento il cardinale discorrendo con don Abbondio, sugli affari della<br />

parrocchia: dimodoché questo non ebbe campo di dare anche lui, come avrebbe<br />

desiderato, le sue istruzioni alle donne. Solo, nel passar loro accanto, mentre usciva, e<br />

quelle venivano avanti, poté dar loro d'occhio, per accennare ch'era contento di loro, e che<br />

continuassero, da brave, a non dir nulla.<br />

Dopo le prime accoglienze da una parte, e i primi inchini dall'altra, Agnese si cavò di seno<br />

la lettera, e la presentò al cardinale, dicendo: - è della signora donna Prassede, la quale<br />

dice che conosce molto vossignoria illustrissima, monsignore; come naturalmente, tra loro<br />

signori grandi, si devon conoscer tutti. Quand'avrà letto, vedrà.<br />

- Bene, - disse Federigo, letto che ebbe, e ricavato il sugo del senso da' fiori di don<br />

Ferrante. Conosceva quella casa quanto bastasse per esser certo che Lucia c'era invitata<br />

con buona intenzione, e che lì sarebbe sicura dall'insidie e dalla violenza del suo<br />

persecutore. Che concetto avesse della testa di donna Prassede, non n'abbiam notizia<br />

positiva. Probabilmente, non era quella la persona che avrebbe scelta a un tal intento; ma,<br />

come abbiam detto o fatto intendere altrove, non era suo costume di disfar le cose che<br />

non toccavano a lui, per rifarle meglio.<br />

- Prendete in pace anche questa separazione, e l'incertezza in cui vi trovate, - soggiunse<br />

poi: - confidate che sia per finir presto, e che il Signore voglia guidar le cose a quel termine<br />

a cui pare che le avesse indirizzate; ma tenete per certo che quello che vorrà Lui, sarà il<br />

meglio per voi -. Diede a Lucia in particolare qualche altro ricordo amorevole; qualche altro<br />

conforto a tutt'e due; le benedisse, e le lasciò andare. Appena fuori, si trovarono addosso<br />

uno sciame d'amici e d'amiche, tutto il comune, si può dire, che le aspettava, e le<br />

condusse a casa, come in trionfo. Era tra tutte quelle donne una gara di congratularsi, di<br />

compiangere, di domandare; e tutte esclamavano dal dispiacere, sentendo che Lucia se<br />

n'anderebbe il giorno dopo. Gli uomini gareggiavano nell'offrir servizi; ognuno voleva star<br />

quella notte a far la guardia alla casetta. Sul qual fatto, il nostro anonimo credé bene di<br />

formare un proverbio: volete aver molti in aiuto? cercate di non averne bisogno.<br />

Tante accoglienze confondevano e sbalordivano Lucia: Agnese non s'imbrogliava così per<br />

poco. Ma in sostanza fecero bene anche a Lucia, distraendola alquanto da' pensieri e<br />

dalle rimembranze che, pur troppo, anche in mezzo al frastono, le si risvegliavano, su<br />

quell'uscio, in quelle stanzucce, alla vista d'ogni oggetto.<br />

Al tocco della campana che annunziava vicino il cominciar delle funzioni, tutti si mossero<br />

verso la chiesa, e fu per le nostre donne un'altra passeggiata trionfale.<br />

Terminate le funzioni, don Abbondio, ch'era corso a vedere se Perpetua aveva ben<br />

disposto ogni cosa per il desinare, fu chiamato dal cardinale. Andò subito dal grand'ospite,<br />

il quale, lasciatolo venir vicino, - signor curato, - cominciò; e quelle parole furon dette in<br />

maniera, da dover capire, ch'erano il principio d'un discorso lungo e serio: - signor curato;<br />

perché non avete voi unita in matrimonio quella povera Lucia col suo promesso sposo?<br />

" Hanno votato il sacco stamattina coloro ", pensò don Abbondio; e rispose borbottando: -<br />

monsignore illustrissimo avrà ben sentito parlare degli scompigli che son nati in<br />

quell'affare: è stata una confusione tale, da non poter, neppure al giorno d'oggi, vederci<br />

chiaro: come anche vossignoria illustrissima può argomentare da questo, che la giovine è<br />

qui, dopo tanti accidenti, come per miracolo; e il giovine, dopo altri accidenti, non si sa<br />

dove sia.<br />

- Domando, - riprese il cardinale, - se è vero che, prima di tutti codesti casi, abbiate<br />

rifiutato di celebrare il matrimonio, quando n'eravate richiesto, nel giorno fissato; e il<br />

perché.<br />

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