LE SESSANTA PREDICHE DI DON ISIDORO - Don Isidoro Meschi

pietra, sulla quale si edifica il corpo dei salvati da Cristo.
Ma se c’è davvero la fede, se c’è davvero l’incontro con Cristo, c’è davvero l’accoglienza
dello Spirito, c’è davvero la parola del papa.
Il Padre può trasformare anche il più piccolo granellino di senape in un seme fecondissimo.
Così qualsiasi persona, non per la sua situazione di persona aperta nella storia, ma per la sua unità di
figlio di Dio chiamata ad essere inserita nel corpo mistico di Cristo e ad essere in comunione con
tutti i doni di Cristo, può diventare così grande, così essenziale da apparire sulla terra addirittura il
gaudio del Salvatore.
Al di là di ogni visione individualistica dobbiamo saper ammirare la bellezza del dono di
Dio, del disegno di Dio che genera una Chiesa grande fino a questo punto. È chiaro, allora, che la
Chiesa deve apparire grande non solo nel papa, ma in ciascuno di noi, anche nel più piccolo bimbo
che viene portato al fonte battesimale. Tutti insieme dobbiamo far nostre le parole che abbiamo
sentito in San Paolo: “Oh profondità della ricchezza, della sapienza, della scienza di Dio! Quanto
sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!” e ancora: “Da lui, grazie a lui e per lui
sono tutte le cose …”: anche i doni meravigliosi di una redenzione che non soltanto è più grande del
nostro peccato, ma che è così grande da farci servitori dell’amore di Cristo, da farci indistruttibile
riferimento della verità di Dio. Amen!