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LE SESSANTA PREDICHE DI DON ISIDORO - Don Isidoro Meschi

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comunità più ampia; è in famiglia che si deve imparare a pregare, e per imparare a pregare c'è una<br />

scuola sola: i bambini devono vedere i genitori che pregano. Altrimenti, la preghiera è una noiosa<br />

imposizione per i bambini perchè la vedono soltanto come un obbligo per loro. Una coppia che non<br />

prega, non è una coppia cristiana e, dal punto di vista della fede, è una coppia che fallisce nella sua<br />

missione familiare. La famiglia deve essere il primo luogo di incontro per la riflessione di fede sui<br />

fatti della vita; il primo luogo di riflessione sul valore della fede nell'esperienza della vita non deve<br />

essere l'omelia, fatta più o meno bene dal sacerdote nella Messa domenicale, ma deve essere<br />

l'incontro, la riflessione, la conversazione degli sposi. E' chiaro che, per fare tutto questo, il primo<br />

obbligo dei genitori è cambiare il modo in cui spendono le loro energie ed il loro tempo. Se le<br />

energie sono spese perchè, innanzitutto, si ha di mira il benessere economico, il raggiungimento del<br />

prestigio nei confronti del dirimpettaio del condominio o cose del genere, per piacere, lasciamo<br />

perdere l'aggettivo cristiano, diciamo che siamo semplici nuclei sociali fondati sul matrimonio, che,<br />

di fatto, è soltanto un contratto. In famiglia si deve parlare di tutto, cominciando da ciò che c'è di pi<br />

nobile, di più impegnativo; invece si delega ad altri, non si parla di niente, si delega anche la<br />

riflessione sugli argomenti più impegnativi e complessi. Vediamo che c'è una crisi della morale, uno<br />

sbandamento pauroso nell'età adolescenziale, vediamo che anche ciò che deve essere la scuola non è<br />

mai chiarito. Come si fa a sapere che cosa è la scuola, se non si sa che cosa è la famiglia? Come si<br />

può pretendere che il ragazzo e la ragazza, giunti all'età della rivoluzione personale fisiologica e<br />

psicologica, abbiano a vedere la famiglia come un riferimento veramente di impronta, quando la<br />

famiglia glia ha dimostrato, testimoniato soltanto l'ansia di avere qualcosa in più da consumare?<br />

Quando i genitori vengono a confessarsi dovrebbero chiedersi: “Mio figlio, vedendo me, che scala<br />

di valori riesce a stabilire?” Se la risposta non è tale per cui si può dire: “Il primo valore è Dio; la<br />

prima espressione è la preghiera”, allora quel genitore deve ritenersi in peccato, anche se è un<br />

galantuomo.<br />

Qual è lo scopo del lavoro? Lo scopo del lavoro è quello di costruire. Alla luce di cosa? Con<br />

quali riferimenti? Con quali realtà? Certamente ci sono anche delle esortazioni che invitano alla<br />

fecondità fisica. Indubbiamente la flessione demografica pare eccessiva, però dobbiamo riflettere<br />

sulla fecondità morale e spirituale ancor più che su quella fisica, anche perchè, se consolidiamo la<br />

fecondità morale, possiamo avere luce per aprirci al dono della vita in senso fisico.<br />

Fratelli, di che cosa noi ci occupiamo? Quanti dei nostri bambini e ragazzi vedono i loro<br />

genitori pregare insieme? Quanti dei nostri ragazzi sanno che la prima persona alla quale rivolgersi<br />

per raccogliere una risposta piena di significati è il padre o la madre? Quali dei nostri giovani, se<br />

pur in una inevitabile, simpatica contestazione tra una generazione e l'altra, può dire: “Ho visto nei<br />

miei genitori non delle persone sempre affannate, ma delle persone sempre coerenti, anche se,<br />

magari, molto impegnate?” C'è da arrossire, c'è da riflettere, perchè, se noi non risolviamo il<br />

problema della famiglia, non possiamo impostare decentemente qualsiasi problema. E' vero poi che<br />

lo Spirito Santo riesce a scrivere diritto anche sulle righe storte, però ... Bisogna rivolgersi ai<br />

giovani, a chi non è ancora sposato ma ha la prospettiva del matrimonio, dando una pastorale<br />

formativa diversa.<br />

“Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio celeste?” Vi sembrerà una<br />

follia, prendetemi pure per pazzo, ma sapete che questa risposta dovrebbe essere la prima risposta<br />

che i genitori dovrebbero dare ai loro figli?

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