LE SESSANTA PREDICHE DI DON ISIDORO - Don Isidoro Meschi

nome del Dio immenso? Preghiamo nel nome del Dio onnipotente? Nel nome del Dio
misericordioso? No! Diciamo che preghiamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e
mentre diciamo queste parole tracciamo sul nostro corpo una croce, proprio perché noi possiamo
annunciare la verità di Dio in quanto Dio si è rivelato a noi fino al dono del mistero
dell’immolazione meravigliosa del Golgotha.
Abbiamo celebrato i grandi misteri della nostra fede – l’Incarnazione, la Pasqua, la
Pentecoste – e siamo abilitati a diventare i testimoni di Dio, a diventare coloro che invitano gli altri
ad accogliere e rivivere il battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Siamo
chiamati a proclamare che Dio si è fatto missionario tra gli uomini e così possiamo essere i
missionari di Dio nella storia dell’umanità: Se credessimo nella Trinità, se meditassimo sulla
Trinità, quanti meravigliosi orizzonti apriremmo a coloro che crescono dopo di noi! Se meditassimo
sulla Trinità , scopriremmo che nessuno vive sena essere raggiunto dalla grazia; Dio stesso, nella
persona dello Spirito Santo, entra nelle logiche delle nostre strutture personali e nei passi della
nostra vita temporale. Tutto è davvero salvato. Non ha più senso fermarci, se la nostra croce
quotidiana può essere molto o poco pesante; ha senso capire che noi entriamo nella vita di Dio, che
la Chiesa può essere vera comunità indistruttibile perché fondata da quel Dio che è Comunità, che è
Trinità. Dio ci ha fatto conoscere chi egli è: non dobbiamo avere timore di conoscere chi siamo noi.
Guardando chi egli è, noi possiamo diventare, nonostante tutto, ogni giorno un po’ più buoni, un po’
migliori, un poco più riconoscenti, un poco più coraggiosi.