LE SESSANTA PREDICHE DI DON ISIDORO - Don Isidoro Meschi

Non importa se noi non siamo intelligentissimi, coltissimi, se non abbiamo grandi
esperienze. Se abbiamo trovato quel tesoro, abbiamo tutto l’essenziale, non per essere vanamente
pomposi, ma per conoscere, per essere in grado di capire, di giudicare.
Certo il credente non deve pensare di pontificare su tutto, per il solo fatto di essere credente.
Ma il credente, per il fatto di vivere di fede, sa qual è il valore decisivo di tutto.
Il valore decisivo di tutto lo si scopre aprendosi al disegno che Dio prepara per noi.
Aiutiamoci a vicenda, perché abbiamo doni ed esperienze diverse: nessuno si senta autosufficiente,
ma nell’aprirci a vicenda, ciascuno sappia che il Signore elargisce il tesoro a chiunque abbia cercato
di purificare il suo cuore. Chi ha purificato il suo cuore riesce a vedere Dio, il tesoro di Dio, riesce,
in definitiva, a capire perché viviamo.
Il modo in cui vivere, giorno dopo giorno deve essere ricercato insieme agli altri uomini, ma
il perché del nostro esistere ci si manifesta in quella fede che – nella comunità o nel segreto della
nostra coscienza – noi possiamo riconoscere come dono dello Spirito Santo.
Dio da sempre ci ha conosciuto. Dio da sempre ci ama. Dio da sempre ci chiama per essere
conformi all’immagine del Figlio suo.
Ciascuno di noi, oggi, uscendo da questa Eucaristia, deve essere assai più contento di
Salomone, assai più contento di quell’uomo che cercava il tesoro nel campo, assai più contento di
quel mercante. E se siamo terreno buono, questa gioia può continuare a diventare sempre più
feconda in ogni situazione del nostro vivere!