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LE SESSANTA PREDICHE DI DON ISIDORO - Don Isidoro Meschi

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BATTESIMO DEL SIGNORE<br />

Il Padre proclama nello Spirito che Gesù è salvatore degli uomini peccatori<br />

Is 42,1-4.6-7<br />

At 10,34-38 7 gennaio 1990<br />

Mt 3,13-17 basilica di San Giovanni Battista<br />

Col battesimo di Gesù da parte di Giovanni, abbiamo una svolta fondamentale nella storia<br />

della salvezza. Finora, in diversi luoghi e tempi, molti profeti ci hanno annunciato il Messia; ultimo<br />

di questi profeti è appunto Giovanni. Ma ora noi intuiamo che, per capire Gesù, non è più<br />

sufficiente un profeta, dobbiamo ascoltare direttamente la voce del Padre. Noi siamo abituati,<br />

giustamente, a contemplare ed adorare Gesù come il rivelatore del Padre, perchè Gesù è il Verbo<br />

incarnato e perchè così Dio viene conosciuto da noi. Però, proprio perchè questo Cristo è il “Cristo<br />

di Dio”, proprio perchè Gesù è più che profeta, proprio perchè Gesù è autenticamente, pienamente,<br />

totalmente uomo e anche autenticamente, pienamente, totalmente Dio, deve essere annunciato a sua<br />

volta. Ed ecco nel mistero del battesimo presso il Giordano la visione dello Spirito e la voce del<br />

Padre. Il bambino di Betlemme, il carpentiere di Nazareth ormai è il rabbino, ormai è il profeta,<br />

ormai deve essere riconosciuto come il Cristo. Di fronte a questo mistero incommesurabile e<br />

grandioso di Gesù annunciato, - scusate il termine - spiegato dal Padre, noi possiamo vedere risvolti<br />

fondamentali.<br />

Nel battesimo di Gesù c'è la sua rivelazione e la sua rivelazione è redenzione, salvezza,<br />

salvezza totale. Quell'uomo che, essendo Dio, può essere annunciato solo dal Padre, può essere<br />

compreso solo con la venuta dello Spirito; eppure quell'uomo è lì con gli altri uomini peccatori,<br />

anch'egli si immerge nel Giordano.<br />

Dal battesimo di Gesù nasce una grande riflessione. La vita umana non ha come supreme<br />

possibilità il riconoscimento del proprio limite e – con riferimento all'amore di Dio – la conversione<br />

e la penitenza. Occorre certo la conversione, la penitenza: “Convertitevi e credete” (Mc 1,14). C'è<br />

ben più, però: è superato il rito di Giovanni, adesso c'è lo Spirito. L'uomo non deve solo riconoscere<br />

quello che, alla luce dei fatti, egli è, ossia peccatore, ma l'uomo può accogliere di essere quello che,<br />

alla luce dello Spirito, può diventare, cioè un figlio, nel quale il Padre può compiacersi.<br />

Fratelli, come sarebbe importante se trovassimo nella nostra vita sistematicamente momenti<br />

di raccoglimento, tempi di preghiera, di penitenza intensa, con l'eliminazione di ciò che ci disperde<br />

e con il raccoglimento interiore per recuperare la parola di Dio! Certo che quanto ci è stato<br />

annunciato dalla prima lettura è verità a noi totalmente donata: “Io ti ho chiamato per la giustizia ...,<br />

luce delle nazioni” (Is 42,6). Ogni volta che siamo d fronte ad espressioni profetiche che<br />

letteralmente sono anche poetiche, noi veniamo presi dalla tentazione di pensare che si tratta di<br />

entusiasmo emotivo, visionario o razionale, come proiezione del nostro sperare; invece è<br />

dichiarazione profetica di verità, se noi pensiamo a chi davvero è Gesù. In questo caso dobbiamo,<br />

con grande stupore, rendere gloria a Dio perchè realmente non c'è nulla, nella parola di Dio, che è<br />

proiezione di noi stessi. Nella parola di Dio c'è tutto ciò che può sorprenderci perchè Dio vuol farci<br />

capire quanto grandi siamo, perchè noi impariamo a scoprire di essere ben più grandi di quanto noi<br />

riusciamo a pensarci. Infatti Gesù, salvezza, alleanza, luce, è posto perchè si aprano gli occhi ai<br />

ciechi, perchè abbiano ad uscire dal carcere i prigionieri. Quanto spesso noi siamo dei ciechi!<br />

Quanto spesso noi siamo dei prigionieri!<br />

Se quell'Uomo, però, può essere annunciato soltanto dal Padre, se il giudizio diventa<br />

redenzione, se alla bestemmia subentra il dono pieno dello Spirito, allora ogni cecità è guarita, ogni<br />

prigionia è superata, ogni alleanza può giungere alla sua perfezione. Rendiamoci conto di questo per<br />

qualsiasi giornata della nostra vita!

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