LE SESSANTA PREDICHE DI DON ISIDORO - Don Isidoro Meschi

una cosa è certa: se non continuiamo ad essere distratti, ci accorgiamo che cè Uno che viene a
chiedere a noi qualcosa, perché noi abbiamo la sorpresa meravigliosa di accorgerci che Lui può
darci da bere. Gesù ci invita ad alzare gli occhi e a scoprire, al di là delle apparenze, che già è il
tempo della mietitura. Da quando l'uomo che ha nome Gesù di Nazareth ci ha rivelato di essere Dio
fatto uomo, di essere il Cristo autenticamente, noi dobbiamo sapere che ogni istante della storia è
per l'uomo incontro di salvezza preparato da Dio, occasione di meravigliosa, incredibile fecondità:
Smettiamola di enumerare i mali della vita, smettiamola di fermarci sconcertati di fronte alle
sconfitte dell'uomo; in questa Quaresima mettiamoci con attenzione rinnovata di fronte al Crocifisso
e riflettiamo, facendo quel silenzio particolare che diventa ascolto di Dio. Per il fatto che non siamo
soltanto nati da nostri genitori, ma siamo anche rinati al fonte battesimale, ognuno di noi deve
comportarsi come quella donna, tutti insieme come comunità dobbiamo comportarci come quei
samaritani. Come loro potremmo dire che la storia del mondo ha molti aspetti, ma il cuore della
storia è uno solo: Gesù Salvatore del mondo. La mia vita ha tanti episodi, tante sconfitte, ma il
centro, il vertice della mia vita è solo Gesù, mio salvatore; la sua acqua può essere attinta da me.
Se è molto tempo che non pensiamo più a questa verità, prepariamoci particolarmente
all'incontro sacramentale della Pasqua per poter dire anche noi: c'è uno che sa tutto di me, non per
rimandarmi umiliato e sconfitto, bensì per rimandarmi rinnovato e gioioso.