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raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972

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UNA COMUNE SOCIALISTA NEL REGNO DEI BORBONI<br />

IL FALANSTERIO DI S. LEUCIO<br />

FRANCO E. PEZONE<br />

La legge che io vi impongo è quella di una perfetta uguaglianza .... (alle coppie di<br />

novelli sposi) si concederà una delle nuove case che sono state costruite con tutto ciò<br />

che è necessario pe' comodi della vita, e i due mestieri, co' quali lucrar si possano il<br />

cotidiano mantenimento 1 così il Codice leuciano, emanato nel 1789 da Ferdinando IV di<br />

Borbone per la Colonia agricola e manufatturiera di S. Leucio 2 .<br />

Sulla base del principio di una casa per tutti (e di altri, che dall'uguaglianza naturale si<br />

allargavano e si sviluppavano all'uguaglianza sociale) sorse quell'interessante complesso<br />

architettonico-urbanistico che, oltre a rappresentare una realizzazione note<strong>vol</strong>e<br />

nell'ambiente della scuola vanvitelliana, costituisce uno <strong>dei</strong> primi esempi di edilizia<br />

popolare sovvenzionata d'Italia e può considerarsi come un'anticipazione delle company<br />

towns 3 . Ma l'importanza della Comune sta anche nel fatto che il geniale architetto<br />

scandì, interpretò e rivisse con le sue strutture edili i principi sanciti dal codice e dalla<br />

cultura sua contemporanea.<br />

Francesco Collecini, al quale si deve l'intera realizzazione, armonizzò e rinnovò<br />

architettonicamente il rigore classico vanvitelliano 4 con l'originale tradizione<br />

dell'edilizia rurale campana e strutturò il suo falansterio in cellule, formanti tre aree<br />

distinte ma inscindibili, destinate all'attività agricola, all'attività manufatturiera ed a<br />

zona residenziale.<br />

1 FERDINANDO IV, re delle due Sicilie, Origine della popolazione di S. Leucio e Suoi<br />

progressi fino al giorno d'oggi colle leggi corrispondenti al buon governo di Essa, Napoli,<br />

1789.<br />

2 In prossimità di Caserta nuova; da non confondersi col Borgo medioevale di Caserta Vecchia.<br />

Sui presupposti socio-economici della Comune cfr.:<br />

F. LEMMI, Le origini del Risorgimento italiano (1789-1815), Milano, 1906.<br />

A. GORI, Gli albori del Socialismo, 19....<br />

S. STEFANINI, Una colonia socialista nel Regno <strong>dei</strong> Borboni, Roma, 1907.<br />

3 ossia di quei nuclei residenziali operai sorti sul finire dell'800 intorno ad alcune industrie<br />

nord-europee (DE FUSCO SBANDI, Un centro <strong>comuni</strong>tario del '700 in Campania da<br />

COMUNITA' n. 86, 1961 (pag. 56).<br />

I precedenti storici sono di varia natura: dalla filosofia alla letteratura, dalla nascita<br />

dell'industrializzazione al riformismo populista, dall'umanesimo utopistico alle colonie <strong>dei</strong><br />

Gesuiti nel Paraguay, dal code de la Nature del Morelly all'Illuminismo napoletano. A tale<br />

proposito cfr.:<br />

G. DE RUGGIERO, Il pensiero politico meridionale nei secoli XVIII e XIX, Bari, 1922.<br />

T. FORNARI, Delle teorie economiche nelle province napoletane dal 1735 al 1830, Milano,<br />

1888.<br />

A. DUMAS, I Borboni di Napoli, Napoli, 1862 (specialmente per le affinità fra le leggi<br />

leuciane con i falansteri e le colonie dell'Owen).<br />

FAGUET, Enciclopedie del Diderot e D'Alembert (alla voce COMUNISMO).<br />

A. LICHTENBERGER, Le socialisme au XVIII siècle, Paris, 1895.<br />

L. A. MURATORI, Il Cristianesimo felice nelle missioni della Compagnia di Gesù nel<br />

Paraguay, Venezia, 1752.<br />

P. GIANNONE, Storia civile del Regno di Napoli;<br />

G. FILANGIERI, Documenti per la storia, le arti e le industrie delle province napoletane;<br />

(Ediz. varie).<br />

4 L'architetto che fu allievo e collaboratore del Vanvitelli nella realizzazione della Reggia di<br />

Caserta, fu uno <strong>dei</strong> portatori, in Campania, <strong>dei</strong> canoni neoclassici.<br />

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