09.06.2013 Views

raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972

raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972

raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PAGINE LETTERARIE<br />

L’INNO A NAPOLEONE DI ANDREA KALVO<br />

PENELOPE STAVRINU’<br />

La nostra Rassegna è particolarmente lieta di pubblicare un eccezionale documento<br />

della letteratura dell’Ottocento, finora inedito. Si tratta del frammento dell’Inno a<br />

Napoleone di Andrea Kalvo, contemporaneo ed amico del Foscolo, con il quale aveva<br />

in comune anche l’origine greca.<br />

Il Kalvo, nato nel 1792 a Zante, si era stabilito, ancora fanciullo, col padre, il quale<br />

aveva abbandonato la patria e la moglie, a Livorno. Il poeta, pur non avendo seguito<br />

degli studi regolari, a diciotto anni già componeva poesie in lingua italiana. E’ di<br />

questo periodo l’Inno a Napoleone, che egli scrisse, però, in lingua ellenica per essere<br />

maggiormente in carattere con il movimento neoclassico di cui fu valido esponente.<br />

Presentiamo dell’Inno un importante frammento, tradotto e commentato dalla nostra<br />

collaboratrice Stavrinù.<br />

A Firenze conobbe il Foscolo, suo compatriota, e questi lo apprezzò, lo protesse e lo<br />

assunse come suo segretario. In tale periodo, che per lui può definirsi foscoliano, egli<br />

compose, in italiano, due tragedie: il Teramene e le Danaidi.<br />

Nel 1815 seguì il Foscolo a Londra per abbandonarlo subito dopo. Ivi visse dando<br />

lezioni d’italiano.<br />

Nel 1821, dopo la morte della moglie, ritornò a Firenze e da qui si trasferì in Svizzera<br />

per aiutare i Comitati Filoellenici.<br />

Sono di questo periodo le 20 odi pubblicate a Ginevra (nel 1824) e le 10 a Parigi (nel<br />

1826); queste ultime le dedicò al generale Lafayette. Nel 1826, il poeta si recò a<br />

Nauplia per mettersi a disposizione del Governo Provvisorio greco, che lo tenne però in<br />

disparte. Si ritirò allora a Corfù, dove riprese la sua attività di insegnante privato. Per<br />

pochi mesi fu professore di filosofia nell’Università delle Isole Jonie.<br />

Nel 1852 si trasferì di nuovo a Londra, ove si spense, ignorato e dimenticato, nel 1869.<br />

E’ appena il caso di ricordare che l’Inno a Napoleone è passato nella storia della<br />

letteratura greca moderna come note<strong>vol</strong>e documento di lingua e di scuola di quel<br />

Paese; nel pubblicare questo eccezionale inedito, ritenuto sinora irrimediabilmente<br />

scomparso, come si afferma nel Dizionario degli Autori della Bompiani (<strong>vol</strong>. I, pag.<br />

389), intendiamo rendere doveroso omaggio al sottofondo comune di cultura che lega<br />

l’Italia alla Grecia e che costituisce un indubbio contributo alla storia ed all’unità<br />

europea.<br />

Il frammento dell’Inno che riportiamo in calce è una composizione giovanile<br />

antecedente all’incontro col Foscolo. Ad una prima lettura si ha l’impressione di una<br />

certa analogia con l’ode leopardiana «All’Italia», non tanto per particolari di dettaglio o<br />

di contenuto, quanto per un atteggiamento di entusiasmo e di idealità verso un futuro<br />

migliore. Vi si rivela un giovane palpitante dal romantico spirito eroico che la realtà<br />

della vita, ed ancor più quella della storia, non riesce ad attenuare, anzi lo vivifica<br />

maggiormente nella appassionata irrazionalità del sognatore.<br />

Premesso che la vicenda napoleonica costituisce uno <strong>dei</strong> punti di contatto tra Kalvo e<br />

Foscolo per quanto riguarda aspirazioni frustrate ed utopie svuotate dalla realtà,<br />

noteremo subito che nel Kalvo gli atteggiamenti eroici e romantici, allorché il poeta<br />

tratta della figura di Napoleone, prendono il ritmo di un peana che sa, in un certo senso,<br />

anche di ballata.<br />

In questo frammento, come in altre composizioni dell’età matura, il tono della ballata<br />

eroica si sente più vivo ed immediato, ricco di una maggiore freschezza evidentemente<br />

83

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!