raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972

More documents

Recommendations

Info

e s'alluntana. Trase int' 'e rrecchie 10 quanno sta passanno e nun 'a siente cchiù quann'è passata. Ma na cosa te resta: sa che te rummane? 11 Te rummane 'o ricordo 'e nu mutivo 12 comme fosse na musica sperduta 'e nu suonno scurdato, ca t'è paruto vivo 13 chiaro cchiù d' 'o ccristallo 14 dint' 'o suonno e nun 'o puo' cunta' quanno te scite 15 manc'a te stesso, 16 tanto è fatto 'e niente. EDUARDO DE FILIPPO 10 entra negli orecchi. 11 sai tu cosa ti resta? 12 ti resta il ricordo di un motivo. 13 che ti è sembrato vivo. 14 più chiaro del cristallo. 15 e non puoi raccontarlo quando ti svegli. 16 neppure a te stesso. 35
UN CARATTERISTICO PRIMATO DI AMALFI ENRICO CATERINA Sino al 1949 si pensava che la manifattura dei tappeti orientali risalisse al VII secolo d.C, e cioè agli albori della espansione islamica. In realtà, però, dai testi greci e latini si ricavavano elementi validi a far ritenere che l'origine del tappeto fosse assai più antica; ad ammettere ciò si opponeva il fatto che un esemplare remoto, remotissimo, non esisteva da nessuna parte sicché si dubitava sempre che la tecnica costruttiva di questi tappeti - che potrebbero dirsi «letterari» - non fosse proprio quella del tappeto orientale. Un avvenimento straordinario ha fatto poi retrodatare di colpo l'età del tappeto al V secolo a.C. ed ecco come. Nel 1949 l'archeologo russo Rudenko, operando degli scavi nella catena degli Altai (nella Siberia meridionale, ai confini con la Mongolia), scoprì la tomba di un personaggio vissuto 500 anni a.C. Apertala, trovò, fra le cose che essa conteneva e che vi erano state messe a suo tempo, un tappeto di autentica fattura orientale, mirabilmente conservato. Era accaduto che la tomba si era «spaccata» in epoca lontana; l'acqua era passata attraverso le fenditure ed aveva invaso il sepolcro, si era ghiacciata e, per naturale processo di ibernazione permanente, il tappeto si era mantenuto intatto nonostante la deperibilità della materia di cui era formato. Questo tappeto degli Altai, detto anche «Pazyryk», è ora custodito nel museo dell'Ermitage a Leningrado. E' il più antico che si conosca e costituisce la prova che il tappeto orientale ha per lo meno 2.500 anni di esistenza. In conseguenza, i tappeti «letterari», prima ricordati, non possono essere che orientali anch'essi perché, dopo la scoperta di Rudenko, è certo che i Greci ed i Romani conoscessero i tappeti di Oriente. Quando Plutarco, vissuto nel I secolo d.C. - 600 anni dopo l'inumazione del defunto nella tomba degli Altai - nelle «Vite parallele» dice che le traduzioni, mai perfette, somigliano al rovescio di un bel tappeto, è chiaro che stabilisce un confronto con il tappeto orientale, perché è proprio questo che ha il rovescio simile al diritto senza però essere la stessa cosa. * * * Il rinvenimento del Rudenko nella valle del Pazyryk, invero, riveste una notevole importanza per Amalfi nel senso che serve a dimostrare come questa città possa vantare un particolare primato storico-economico anche nel settore dei tappeti. Invero, è pacifico che i rapporti fra l'Oriente e l'Occidente furono interrotti dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, verificatasi tra il 330 e il 476 d.C. (cioè tra l'età di Costantino e quella di Romolo Augustolo), mentre è inesatto affermare che sarebbero state le Crociate a ristabilire i contatti fra l'Est e l'Ovest; infatti è storicamente accertato che gli antichi Amalfitani allacciarono relazioni commerciali con l'Oriente assai prima delle Crociate. E' ovvio che l'impresa sia stata ardua poiché alla sua buona riuscita si frapponevano molte difficoltà di vario genere, ad incominciare dalla pregiudiziale religiosa. Fu grazie alle loro doti di abilità, di astuzia, d'intuizione, di tatto e di fermezza se i navigatori amalfitani seppero guadagnarsi la fiducia dei levantini, insediandosi in varie località dell'Asia Minore - con fondachi, chiese, ospedali e quartieri propri - e se riuscirono ad attivare con l'Oriente, attraverso il Mediterraneo, un floridissimo commercio che, ovviamente, dovette comprendere tutti i prodotti conosciuti fra cui i tappeti che, come abbiamo visto, già esistevano in Asia da oltre mille anni, quali oggetti di uso comune. 36
Page 1: RACCOLTA RASSEGNA STORICA DEI COMUN
Page 4 and 5: INDICE DEL VOLUME 4 - ANNO 1972 (Fr
Page 7 and 8: L'ALTO AGRI NEL SECOLO XVIII POPOLO
Page 9 and 10: POPOLAZIONE DELLE UNIVERSITA' DELL'
Page 11 and 12: apporti tra Regno e Chiesa. Nei per
Page 13 and 14: libertà d'azione, avevano soppress
Page 15 and 16: in causa et lite decimarum in hac S
Page 17 and 18: Marsico. Ignoriamo quali fossero ne
Page 19 and 20: s'insavarda / tutta ignuda nel cant
Page 21 and 22: soddisfazioni terrestri con una spa
Page 23 and 24: Cangiano dell'acutezza delle sue os
Page 25 and 26: necessità di costruire qualche por
Page 27 and 28: Nei dati riportati è significativo
Page 29 and 30: iconferma che il lungo tratto di co
Page 31 and 32: si trovarono ad affrontare problemi
Page 33 and 34: PAGINE LETTERARIE FLASH SU EDUARDO
Page 35: Eduardo De Filippo visto dalla pitt
Page 39 and 40: CANZONI POPOLARI DI LESBO PENELOPE
Page 41 and 42: La melodia delle canzoni di Knò e
Page 43 and 44: THEOFILOS, pittore di Mytilene - Er
Page 45 and 46: questo, però, troviamo alcuni docu
Page 48 and 49: L’Alto Agri nel secolo XVIII LA S
Page 50 and 51: ma non si danno tutti gli altri ele
Page 52 and 53: E c’era pure chi, troppo preoccup
Page 54 and 55: Capitolo docati trenta, quali si de
Page 56 and 57: Occorre innanzi tutto precisare che
Page 58 and 59: iformismo. Nella Capitale sembrava
Page 60 and 61: miglia romane e cioè a 22 km. e 22
Page 62 and 63: comandati di persona da Paolo Orsin
Page 64 and 65: IL CORO IN LEGNO DELLA CATTEDRALE D
Page 66 and 67: grande croce di ottone per altare,
Page 68 and 69: 4° Stallo - Judith Imp/eratrix/ S.
Page 70 and 71: NEL CUORE DEI MONTI SIBILLINI IDA Z
Page 72 and 73: da tori. E da luoghi prossimi, e da
Page 74 and 75: Con questa notizia storicamente acc
Page 76 and 77: FIGURE NEL TEMPO IL GREGORIANISTA D
Page 78 and 79: La breve storia del Santoro è una
Page 80 and 81: IL PRESUNTO FALSARIO BERNARDO DE DO
Page 82 and 83: Il colpo decisivo per De Dominici
Page 84 and 85: PAGINE LETTERARIE L’INNO A NAPOLE
Page 86 and 87:
e la preziosa operosità, che intre
Page 88 and 89:
NAPOLI ED ATENE, FORCELLA E PLAKA,
Page 90 and 91:
Non vi spaventano le onde? Ma voi s
Page 92 and 93:
L'amore, la gloria, il sorriso, il
Page 94 and 95:
Di fronte al superbo spettacolo del
Page 96 and 97:
SCHEDE DI COMUNI ITALIANI MINIGUIDA
Page 98 and 99:
NOVITA' IN LIBRERIA SERGIO MASELLA,
Page 100 and 101:
NOTE D'ARTE IL PITTORE EDUARDO ROCC
Page 102 and 103:
LA REPUBBLICA DI GAETA GUERRINO PER
Page 104 and 105:
l’attivo papa Leone IV, fu immort
Page 106 and 107:
qualcosa di più. Acquisiscono infa
Page 108 and 109:
Le disquisizioni dei glottologi in
Page 110 and 111:
liberarsi definitivamente soltanto
Page 112 and 113:
INCREMENTO DEMOGRAFICO DI FORIO TRA
Page 114 and 115:
icava che il numero dei fuochi è s
Page 116 and 117:
‘400, comprendeva anche l’attua
Page 118 and 119:
...» 17 . Lo stesso Sarnelli, - ta
Page 120 and 121:
UN THESAURUS A S. VITTORE DEL LAZIO
Page 122 and 123:
orlo del masso superiore presenta u
Page 124 and 125:
lunghe guerre contro i Quadi ed i M
Page 126 and 127:
FIGURE NEL TEMPO Un cappuccino pugl
Page 128 and 129:
BIBLIOGRAFIA Memorie storiche dei c
Page 130 and 131:
Per accedervi bisogna girare intorn
Page 132 and 133:
Le "Fonti Aragonesi" NOVITA' IN LIB
Page 134 and 135:
forense dall'altra, favorevole alla
Page 136 and 137:
accertare notizie, per scovare docu
Page 138 and 139:
TEGLIO, BELVEDERE SULL’ADDA IDA Z
Page 140 and 141:
orde erranti, gli Imperadori, da pr
Page 142 and 143:
consuetudini ed autonomie telline,
Page 144 and 145:
sarebbe ristabilito in quello in cu
Page 146 and 147:
La solennità di questo paesaggio o
Page 148 and 149:
improvvisa radura da un fienile o d
Page 150 and 151:
parti, perché questi ultimi erano
Page 152 and 153:
possanza dell'impero», Benevento
Page 154 and 155:
Verso il mezzogiorno del 26 febbrai
Page 156 and 157:
già in rotta, bensì quando le sor
Page 158 and 159:
VITERBO: PIAZZA DELLA ROCCA GUERRIN
Page 160 and 161:
Vitelleschi, fu pressoché interame
Page 162 and 163:
VITERBO - Piazza della Rocca con la
Page 164 and 165:
Originario nucleo, di quello che sa
Page 166 and 167:
diritto-dovere 26 , affinché il fu
Page 168 and 169:
Gli artisti (nella Comune era stata
Page 170 and 171:
CORTONA ED UN SUO GRANDE FIGLIO ADR
Page 172 and 173:
etrusco che raccoglie anche pitture
Page 174 and 175:
NOVITA' IN LIBRERIA E. GIARDINA CAS
Page 176 and 177:
FRANCESCO DE TOMMASO, La funzione e
Page 178 and 179:
CAMPO MORICINO: PALCOSCENICO STORIC
Page 180 and 181:
passato, conforme scrissi a Vostra
Page 182 and 183:
«il primo meridionalista moderno»
Page 184 and 185:
del Carmine, dell’ottenuto pieno
Page 186 and 187:
con tale intensità da far ritenere
Page 188 and 189:
GALASSO G., Contributo alla storia
Page 190 and 191:
SCHEDE DI COMUNI ITALIANI Notizie g
Page 192 and 193:
UN GIORNALE FUORILEGGE FRANCO E. PE
Page 194 and 195:
Nella vecchia opposizione borghese
Page 196 and 197:
(democratico di sinistra); tra i co
Page 198 and 199:
appariva in campis pomposa e così
Page 200 and 201:
LO SPIELBERG DELL'IRPINIA Il carcer
Page 202 and 203:
notte, fu detto loro che i letti no
Page 204 and 205:
mese di marzo erano a Torino e dopo
Page 206 and 207:
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI "CONCESSI
Page 208 and 209:
Il quinto documento dell'8 marzo 11
Page 210 and 211:
sottoscritta dal chierico Pietro e
Page 212 and 213:
Ego qui supra Grimoaldus iudex (S.R
Page 214 and 215:
alio habere / potuerint illam ei da
Page 216 and 217:
NOVITA' IN LIBRERIA GABRIELE DE ROS
Page 218 and 219:
iparo dai rischi distruttivi dell'i
Page 220 and 221:
SOMMARIO DELL'ANNATA 1972 D. SABELL
show all

raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?