raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972
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ma non si d<strong>anno</strong> tutti gli altri elementi utili e viene dichiarato solo il reddito totale<br />
imponibile sui beni. Fa eccezione la rivela del clero che fornisce gli elementi a noi utili.<br />
Quindi, saremo costretti a fare astrazione dalla data di redazione e considerare i catasti<br />
come documenti relativi alla metà del secolo. Per Montemurro, però, possiamo notare<br />
delle variazioni avvenute tra l’epoca del manoscritto (1691) e l’<strong>anno</strong> del catasto (1742).<br />
Alla prima data sappiamo già quale fosse la consistenza del patrimonio di cinque<br />
cappelle. Dopo mezzo secolo, il patrimonio del clero, di 11 Cappelle, del monastero <strong>dei</strong><br />
Domenicani si riduce a 266 particelle di terreno vario, il cui reddito imponibile è<br />
compreso tra la formula «il peso è più del frutto» e le 18 once. Il reddito lordo<br />
complessivamente dichiarato ammonta a 719 once, pari a poco più di 230 ducati. Su tale<br />
reddito, il vescovo di Tricarico per sole cinque voci (a cominciare dal diritto sulle<br />
esazioni delle decime e <strong>dei</strong> censi) percepiva ducati settantacinque, cioè il 32,6% del<br />
reddito lordo. Delle due: o Mons. Antonio Zavarroni era fin troppo esoso, oppure il<br />
reddito e quindi il patrimonio ecclesiastico di Montemurro era molto più cospicuo di<br />
quanto il dichiarato lordo faccia supporre. Inoltre le rivele non ... rivelano traccia alcuna<br />
né di bestiame né di capitali dati a censo. Non ci sembra supponibile che il concordato<br />
del 1741, in un solo <strong>anno</strong> abbia potuto produrre quegli effetti dissolventi per il<br />
patrimonio ecclesiastico della sola Montemurro, effetti che si verificano, invece, in ben<br />
diverse condizioni storiche con le leggi eversive del 1806. Tuttavia anche le 266<br />
particelle dichiarate rappresentano il 94% delle particelle soggette a decima, censo o<br />
terraggio e costituiscono il 33% del reddito imponibile sui terreni della intera<br />
Montemurro, dove i sacerdoti e monaci ordinati, i chierici e i novizi erano 87, su una<br />
popolazione di 2.362 abitanti, cioè il 3,6% della popolazione.<br />
La situazione patrimoniale dichiarata dal clero e dagli altri enti ecclesiastici di Saponara<br />
è meno contestabile dal punto di vista delle rivele, ma presenta un sintomatico equivoco.<br />
Secondo il concordato del 1741, il patrimonio ecclesiastico preesistente a tale <strong>anno</strong> era<br />
tassabile per la metà del reddito netto. Per noi, edotti da Ezio Vanoni, l’interpretazione<br />
sarebbe lapalissiana; invece, nelle rivele del patrimonio ecclesiastico di Saponara,<br />
l’intero peso veniva dedotto dalla metà del reddito lordo, sicché in pratica l’imponibile<br />
si riduceva a ben poco, quando addirittura non segnava valori negativi 4 . Comunque il<br />
totale del reddito lordo dichiarato ascendeva a 9.806 once e proveniva da 1.022<br />
particelle di terra (parte delle quali per un totale di 200 tomoli irrigua), da 2.680 capi di<br />
bestiame grosso e minuto, da 16.504 ducati investiti in prestiti all’8%. Probabilmente è<br />
il patrimonio più consistente di tutto l’Alto Agri. Oltre alla Collegiata del clero, erano<br />
presenti a Saponara i Francescani minori, i Certosini, i Domenicani, le Carmelitane e le<br />
Cistercensi; perciò, tra sacerdoti e monaci ordinati, chierici, diaconi, novizi, monache e<br />
novizie si ha un totale di 81 religiosi, cioè il 3,8% della popolazione. Infine una laconica<br />
informazione: «La mensa vescovile si possiede molti censi», ma non è specificata la<br />
quantità né l’ammontare. La mensa vescovile era quella di Marsico N. che non figura<br />
nemmeno tra le rivele di quella Università, forse per una originale interpretazione del<br />
nesciat sinistra tua quod dextera facit.<br />
Ci limitiamo ora a riassumere i dati estratti ed elaborati dai rispettivi catasti onciari:<br />
4 Il convento di S. Lorenzo, ad esempio, dichiara: redd. lordo 1.590 once, peso 754 o., redd.<br />
imponibile 41. Cioè: (1.590:2) - 754 = 41 invece di (1.590 - 754):2 = 418. La differenza di 377<br />
once era pari quasi a 122 ducati.<br />
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