relazione area terra - Nostop
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generalmente l’impossibilità di constatare direttamente sul terreno quanto si estenda la<br />
discontinuità nell’ammasso roccioso, nella pratica tale parametro può essere ottenuto<br />
da una misura della traccia della discontinuità sul fronte di esposizione. L’apertura<br />
consiste nella distanza fra le pareti di una discontinuità fra le quali non si sia interposto<br />
alcun materiale. Essa condiziona la permeabilità dell’ammasso roccioso e fornisce<br />
inoltre informazioni sullo stato di “rilassamento superficiale” del versante. Anche in<br />
questo caso viene proposta la suddivisione in classi di apertura. La scabrezza è<br />
costituita dalle irregolarità presenti sulla superficie di discontinuità, che rappresentano<br />
uno dei fattori che maggiormente influenzano la resistenza al taglio lungo tale<br />
superficie. Il materiale di riempimento che può essere presente all’interno delle<br />
discontinuità contribuisce a determinare lo stato dell’ammasso roccioso. Tale materiale<br />
infatti influisce sul moto dei fluidi e può facilitare l’alterazione delle pareti della frattura.<br />
In associazione a questo concetto, si specifica che le discontinuità sono sovente sede<br />
di circolazione di fluidi e zone di debolezza che comportano una alterazione chimica ed<br />
una degradazione meccanica decisamente più accentuata che nel resto dell’ammasso.<br />
Tutti questi sotto-indici costituiscono il parametro R4.<br />
5. Condizioni idrogeologiche (R5). La filtrazione dell’acqua e quindi la permeabilità<br />
dell’ammasso roccioso viene valutata in modo indiretto attraverso evidenze riscontrabili<br />
sulle discontinuità. Si hanno così in associazione alle caratteristiche delle fratture delle<br />
valutazioni sulla presenza o meno di acqua nel versante.<br />
L’ammasso roccioso verrà quindi classificato secondo la seguente <strong>relazione</strong>:<br />
RMR base = R1+R2+R3+R4+R5<br />
L’obiettivo della classificazione degli ammassi rocciosi utilizzata per il rilievo dei<br />
parametri sopra elencati è quello di fornire un quadro completo delle caratteristiche<br />
strutturali delle discontinuità: tale verifica non è finalizzata alla stabilità dei versanti, ma per<br />
individuare ove possibile una naturale “predisposizione” del roccia a trasmettere i fluidi. La<br />
circolazione sot<strong>terra</strong>nea non avviene esclusivamente nei materiali sciolti, nel nostro caso<br />
rappresentati dalle alluvioni del torrente Lerone, ma può interessare anche il bedrock, se<br />
la struttura evidenzia un elevato grado di frammentazione dell’ammasso in discontinuità<br />
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />
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