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relazione area terra - Nostop

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11. VALUTAZIONI CONCLUSIVE<br />

Sulla base dell’analisi dei dati raccolti e con l’ausilio delle rappresentazioni grafiche<br />

riportate si è evidenziato come l’<strong>area</strong> pubblica a <strong>terra</strong> sia da suddividersi in tre ambiti:<br />

I due versanti dell’incisione valliva, in cui si sono riscontrate in generale coltri molto<br />

modeste e tali da non raggiungere nella maggior parte dei casi la profondità di mezzo<br />

metro, sono interessati da una diffusa presenza di Vanadio in concentrazioni superiori a<br />

quelle previste dalla normativa, ma anche dal livello di fondo valutato nell’ambito del<br />

presente lavoro. Tale eccedenza, che appare contenuta entro 2-3 volte il valore di<br />

riferimento assunto e che, peraltro, è di poco inferiore al livello previsto dalla normativa in<br />

aree commerciali o industriali, non potendo derivare da apporti diretti o dalla circolazione<br />

idrica appare potenzialmente imputabile alle ricadute dei processi combustivi che<br />

impiegavano combustibili liquidi ad alta densità e che notoriamente sono caratterizzati da<br />

presenza significativa di vanadio e nichel. Il contributo di quest’ultimo è peraltro meno<br />

appariscente nel momento in cui si ha un più elevato livello del fondo naturale e<br />

coerentemente si considera per il nichel il superamento di un livello che può arrivare a<br />

circa 10 volte quello che si considera per il vanadio.<br />

Ulteriori eccedenze riguardano il cromo trivalente e in pochissimi casi quello<br />

esavalente, ma anche nichel e cobalto che peraltro risultano maggiormente localizzate ed<br />

eventualmente spiegabili anche con un trascinamento provocato dal vento di polveri<br />

sicuramente presenti durante l’accumulo e la ripresa dei materiali di risulta. Si deve<br />

comunque sottolineare come la ricerca di conferme delle prime risultanze analitiche ha<br />

messo bene in evidenza come la replica di campionamenti a una distanza dell’ordine del<br />

metro porta a risultati significativamente diversi.<br />

L’alveo del Lerone e le alluvioni ad esso afferenti nel cui ambito è rilevata un’ampia<br />

contaminazione per cromo esavalente, ma anche cromo trivalente, nichel e vanadio risulta<br />

aver subito rilevanti conseguenze a seguito della pregressa attività dello stabilimento. Si<br />

deve qui osservare che i dati prodotti con indagini condotte lungo l’alveo del torrente<br />

confermano i risultati già prodotti dalla società Stoppani nell’ambito delle aree di<br />

stabilimento.<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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