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relazione area terra - Nostop

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In particolare, per quanto riguarda la contaminazione da cromo esavalente sono<br />

stati riscontrati valori eccedenti fino a 100 volte il valore assunto come limite.<br />

L’inquinamento da cromo esavalente raggiunge una profondità pari a qualche metro nella<br />

zona di Pian Masino per arrivare fino a 14 metri di profondità in prossimità<br />

dell’insediamento Stoppani.<br />

Per quanto concerne il cromo totale si può osservare che i valori più elevati sono<br />

stati rilevati nella zona di Pian Masino, fino ad una profondità di 4 metri, mentre valori<br />

compresi tra il valore limite e le dieci volte tale valore caratterizzano ampie zone sia in<br />

località Pian Masino che in prossimità dello stabilimento e alla foce del torrente Lerone.<br />

L’inquinamento da vanadio risulta ampiamente diffuso dalla zona Pian Masino alla<br />

foce del Lerone.<br />

Relativamente al parametro nichel si può osservare la presenza di concentrazioni<br />

elevate in alcune aree limitate localizzate nell’alveo del torrente e in prossimità dello<br />

stesso, nella zona già asservita a stoccaggio dei rifiuti da parte della società Stoppani. Tali<br />

concentrazioni si possono rilevare, in particolare alle profondità di 6-10 metri.<br />

L’arenile, pur già oggetto di interventi di bonifica in anni antecedenti all’attuale<br />

normativa risulta presentare livelli molto alti sia di cromo totale che esavalente sul litorale<br />

immediatamente a ponente della foce del Lerone. Inoltre in diversi altri punti il valore del<br />

cromo totale eccede di 2-3 volte il valore assunto a riferimento. Analoga situazione si<br />

presenta per il cromo esavalente i cui livelli eccedono il limite di riferimento di 2-10 volte in<br />

posizioni analoghe a quelle in cui si rileva l’eccedenza del cromo totale. Nei medesimi<br />

ambiti si osserva una diffusa eccedenza del vanadio. In proposito si è osservata la<br />

presenza di uno strato di materiale artificiale litificato che, in condizioni di discontinuo e<br />

parziale affioramento, si estende per tutto il litorale indagato (Cogoleto ed Arenzano),<br />

presentandosi per la maggior frequenza sepolto con soggiacenza di 0,5 m da p.c. e con<br />

potenza variabile, anche superiore ai 2 metri. Un discorso a se stante meritano i PCB che,<br />

pur normalmente superiori ai valori fissati dalla normativa, raggiungono nella zona<br />

immediatamente attorno alla foce del Lerone livelli ampiamente eccedenti, fino a due<br />

ordini di grandezza. Sporadica la presenza di idrocarburi forse più legata agli interventi di<br />

macchine operatrici nell’ambito dell’arenile che non a contaminazione riconducibile<br />

all’attività pregressa dello stabilimento.<br />

Per quanto concerne le acque sot<strong>terra</strong>nee si osserva che la loro contaminazione è<br />

conseguenza, come ovvio, dello stato del suolo e del sottosuolo nella zona oggetto di<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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