relazione area terra - Nostop
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Le caratteristiche geochimiche delle alluvioni sono determinate dalla disgregazione<br />
e successivo trasporto solido dei sedimenti alla scala dell’intero bacino. Poiché gli strati<br />
sedimentari sono originati dalla deposizione, attraverso la storia geomorfologia del Lerone,<br />
dei sedimenti mobilizzati dal trasporto solido del torrente, una matrice di riferimento<br />
coerente per la determinazione del fondo naturale è rappresentata dai sedimenti fluviali<br />
attivi (“stream sediments”). In altri termini le alluvioni del Lerone rappresentano la “storia”<br />
geologica della deposizione di sedimenti fluviali nel passato, dalle caratteristiche<br />
equivalenti a quelle degli stream sediments attuali. Si deve scegliere una popolazione di<br />
dati che possa con certezza definirsi indisturbata rispetto alle attività antropiche nell’<strong>area</strong><br />
(selezionando i punti di prelievo sufficientemente a monte rispetto all’interferenza<br />
antropica) e che allo stesso tempo sia caratteristica delle litologie prevalenti.<br />
Tra i punti campionati nell’ambito del progetto ARPAL Fondi naturali vi sono 5 punti<br />
rispondenti a tali requisiti. Per garantire un’adeguata potenza al trattamento statistico dei<br />
dati è necessario che un numero sufficiente di campioni venga prelevato nelle aree<br />
rappresentative del fondo, a fronte di quelli prelevati nella caratterizzazione (in genere, un<br />
minimo di 10 campioni, da incrementare, quando possibile, ad un numero di campioni<br />
maggiore di 20). Per questo motivo, si è stabilito di includere un set di dati provenienti, per<br />
la stessa matrice, da una campagna effettuata dall’Università di Genova, finalizzata alla<br />
stesura della Carta Geochimica d’Italia. Da questa banca dati sono considerati 12<br />
misurazioni effettuate all’interno del bacino del Lerone, con l’aggiunta di 35 dati provenienti<br />
da ulteriori bacini liguri, drenanti su versante tirrenico, con prevalente litologia<br />
serpentinitica.<br />
Dato che lo stream sediment rappresenta la composizione media mineralogica delle<br />
rocce sottese dal bacino, le concentrazioni di cromo-Nichel variano, a seconda della<br />
prevalenza di rocce ultramafitiche a monte del punto di prelievo. Da un punto di vista geo-<br />
morfologico: i massimi contributi alla deposizione di cromo nella Val Lerone provengono<br />
da quei versanti “in testa” al bacino costituiti quasi essenzialmente da serpentinite. Il fondo<br />
valle, in cui si colloca il sito, è il risultato della mediazione dei contributi dell’intero bacino.<br />
Alcuni dei valori estremi riscontrati, benché certamente “naturali” (nel senso che<br />
provengono da una situazione non interferita da attività industriali) possono essere<br />
rappresentativi di realtà locali lontane dalla situazione ideale indisturbata dell’asta<br />
terminale del Lerone. Questi sono stati i criteri che hanno portato alla scelta di un set di 52<br />
dati il più possibile uniforme, i cui valori sono esposti nella seguente tabella (i punti della<br />
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />
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