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relazione area terra - Nostop

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o un primo strato superficiale di riporto la cui potenza varia tra circa 1 metri e un<br />

massimo di 4-5 metri (così come dedotto da stratigrafie dei dati ARPAL e Stoppani);<br />

o un secondo strato caratterizzato dalle alluvioni grossolane attuali del Torrente<br />

Lerone, (attualmente il torrente scorre decentrato rispetto all’asse dell’acquifero<br />

alluvionale, sul quale poggia il sito industriale di Stoppani), e la attuale sede della<br />

falda sot<strong>terra</strong>nea: le alluvioni costituite da sabbie e ghiaie in associazione a livelli<br />

francamente litoidi sono localmente intercalate da livelli argillo-limosi generalmente<br />

di potenza limitata. Le alluvioni rappresentate costituiscono il deposito sedimentario<br />

alla destra orografica dell’asse centrale del “paleoalveo”, evidenziando uno<br />

spessore inferiore a quanto si rinviene nella zona prospiciente la foce attuale: si<br />

riscontra infatti un approfondimento della superficie del basamento e un<br />

conseguente aumento della potenza dell’accumulo sedimentario per l’intersezione<br />

della sezione con il “paleoalveo” e l’asse centrale dell’acquifero alluvionale.<br />

Dall’esame delle sezioni stratigrafiche si evince quindi che:<br />

o Nelle zone di Pian Masino e del sito di Stoppani si rinvengono accumuli di materiale<br />

di riporto e rifiuti, di potenze variabili dell’ordine dei metri al di sopra dei sedimenti<br />

alluvionali;<br />

o Il potente accumulo di paleofrana a monte di Pian Masino rappresenta un<br />

potenziale serbatoio di circolazione idrica sot<strong>terra</strong>nea sul versante in sponda<br />

orografica sinistra;<br />

o le alluvioni non direttamente incise dall’alveo attuale (paleoalveo) rappresentano<br />

insieme a quelle attuali l’acquifero alluvionale, il cui asse centrale risulta spostato<br />

rispetto all’alveo attuale, a est nella zona di Pian Masino, ad ovest nella zona del<br />

sito Stoppani, ancora ad est a valle del sito fino alla foce. Il “paleoalveo” interseca<br />

quindi per due volte lo scorrimento superficiale del Torrente Lerone a monte e a<br />

valle del sito Stoppani;<br />

o la potenza delle alluvioni attuali risulta evidentemente inferiore rispetto a quella<br />

delle paleoaluvioni, deposte in tempi remoti e sede principale dell’acquifero<br />

alluvionale. Il Torrente Lerone attualmente risulta in erosione in sponda orografica<br />

destra a monte del sito e in sponda sinistra dal sito alla foce; le alluvioni attuali<br />

sedimentate nell’alveo sono in posizione marginale rispetto all’asse dell’acquifero<br />

(circa N-S) che risulta costituito da un corpo sedimentario di discreta potenza;<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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