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relazione area terra - Nostop

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Le modalità operative per l’effettuazione dei sondaggi, il prelievo dei campioni di<br />

suolo, la loro successiva accettazione presso il laboratorio di destinazione e<br />

conservazione ai fini delle determinazioni analitiche sono riportate nel protocollo allegato<br />

alla presente <strong>relazione</strong> (All. 6.1).<br />

6.3.2 Analisi sedimenti torrente Lerone<br />

Come riporta il Piano di Caratterizzazione delle Aree Pubbliche e al fine di disporre<br />

di dati confrontabili con quelli derivanti dalla caratterizzazione delle aree private Stoppani,<br />

si è determinato il Cr VI solubile facendo riferimento al DM 13.09.1999, metodo IV.2,<br />

utilizzando però un rapporto di diluizione 1:100, come riportato nel protocollo ISS-ARPAL.<br />

La determinazione spettrofotometrica è stata eseguita con la metodica EPA 7196A.<br />

Premesso che nel caso dei sedimenti torrente Lerone, come anche per la matrice<br />

arenili, l’eventuale contaminazione antropica non sarebbe imputabile a fenomeni di<br />

ricaduta atmosferica, come per la matrice suolo superficiale, ma al trasporto mediante<br />

dilavamento di inquinanti presenti su o nella matrice suolo, si è ritenuto necessario<br />

verificare, seppur non su tutti i campioni, la presenza di Cr VI totale.<br />

Per la determinazione del Cr VI totale si è utilizzata la metodica ISS-ARPAL, che si<br />

basa sulla digestione alcalina e sulla successiva misura spettrofotometrica, secondo<br />

quanto previsto rispettivamente da EPA 3060A e EPA 7196A.<br />

I campioni da sottoporre a tale ulteriore determinazione sono stati identificati in<br />

quelli che presentavano una concentrazione di Cr VI solubile compresa tra 1 e 3 mg/kg.<br />

Tale intervallo rappresenta l’incertezza del metodo in corrispondenza del valore limite,<br />

fissato dalla norma (2 mg/kg).<br />

In base ai criteri sopra stabiliti i campioni su cui è stata effettuata l’analisi del Cr VI<br />

totale risultano 11; di questi in 5 casi si è rilevata un’evidente presenza di contaminazione<br />

da Cr VI, non evidenziata con l’analisi del Cr VI solubile.<br />

Il Piano di Caratterizzazione prevedeva di considerare l’analisi sulla frazione<br />

inferiore a 2 mm rappresentativa di tutta la massa, ma per adeguarsi a quanto stabilito<br />

dalla normativa e realizzato nell’ambito della caratterizzazione delle aree private, si era<br />

stabilito di effettuare le analisi dei metalli pesanti su tutte e tre le frazioni granulometriche<br />

(< 2 mm, compresa tra 2 e 20 mm, > 20 mm). Ciò è stato effettuato per la matrice suolo<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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