relazione area terra - Nostop
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idrogenico) e al rilevamento di eventuali effetti antropici che si vanno ad aggiungere ai<br />
valori di presenza naturale.<br />
8.4 CONCLUSIONI<br />
Sulla base delle conoscenze dedotte dai lavori sopra esposti si evince che (Allegato<br />
Tav. 8.1.6: Carta Geologica Strutturale e Intepretativa):<br />
1. Dal punto di vista geologico strutturale:<br />
Nonostante le differenze lito-petrografiche delle rocce e strutturali degli ammassi<br />
rocciosi si è osservato come esistano alcune similitudini per quanto riguarda il<br />
comportamento strutturale e geomeccanico.<br />
La scistosità dei litotipi, i joints degli ammassi del Cristallino, il sistema di<br />
dislocazioni EW (dalla letteratura responsabile dell’addossamento del Cristallino sul<br />
Gruppo di Voltri secondo strutture trascorrenti durante l’orogenesi alpina) presente nella<br />
zona della discarica di Pian Masino e i contatti tettonici tra le litologie del Cristallino di<br />
Arenzano al di sotto del sito Stoppani, costituiscono oggettivamente delle zone potenziali<br />
di circolazione idrica sot<strong>terra</strong>nea.<br />
Devono quindi considerarsi di primaria importanza il contatto tettonico tra il Gruppo<br />
di Voltri e il Cristallino di Arenzano e le dislocazioni all’interno dello stesso cristallino: infatti<br />
la genesi dei contatti tra le unità tettoniche e tra le litologie è indiscutibilmente di natura<br />
tettonica, generando superfici di faglia in rocce già intensamente deformate da cicli<br />
orogenetici ercinici e alpini.<br />
I limiti rappresentano delle discontinuità importanti nell’ammasso roccioso tali da<br />
permettere l’ingresso e la circolazione di fluidi nel sottosuolo: infatti i litotipi sono<br />
interessati a livello crostale, con estese aree di milonisi e cataclasi in rocce con pessime<br />
qualità geomeccaniche.<br />
Il limite materiali sciolti-bedrock non verrebbe ad essere quindi considerato una<br />
barriera per la circolazione idrica sot<strong>terra</strong>nea. La litologia, ma soprattutto le caratteristiche<br />
strutturali dei litotipi, non possono rappresentare un limite di permeabilità, bensì una<br />
facilitazione nella conduzione dei fluidi nelle fratture s.l. La rete di fessure e fratture<br />
presenti nelle rocce a immersione SE e SW è stata riscontrata alla scala dell’affioramento<br />
ma può essere estrapolata anche in profondità data la natura delle superfici pervasive.<br />
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />
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