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relazione area terra - Nostop

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durante il campionamento dei suoli superficiali ed estrapolata sull’intera <strong>area</strong> di calcolo<br />

non coperta dalle alluvioni recenti o coltri di vario genere. In questo modo si sono ottenute<br />

le quote del bedrock, riferite al livello medio marino, per l’intera <strong>area</strong> di calcolo esterna alla<br />

zona occupata dal prisma alluvionale.<br />

A questo punto si è provveduto a implementare il set di dati con tutte le informazioni<br />

dirette e/o desumibili da criteri morfologico-geologici circa la quota del substrato roccioso.<br />

Il nuovo file ASCII è stato implementato con i seguenti set di dati X, Y, Z:<br />

quote del substrato dedotti dai sondaggi Aree Private, escludendo i<br />

sondaggi STIVLC57, STIVLC21, STIVLP40, STIVLC61, STIVLC64,<br />

STIVLC66, STIVLC44, STIVLC67, STIVLC69, STIVLC27, STIVLC70,<br />

STIVLC71, STIVLC72, in quanto non raggiungevano la superficie da<br />

calcolarsi;<br />

quote del substrato dedotte dai sondaggi Aree Pubbliche;<br />

quote del substrato in arenile dedotte da sezione stratigrafica prodotta su<br />

due sondaggi che raggiungevano il substrato;<br />

quote del substrato in zone sepolte da coltri detritiche dedotte da indagini<br />

dirette ed interpretazioni di tipo geologico strutturale;<br />

quote delle zone di affioramenti rocciosi, ricavate dal modello di superficie<br />

precedentemente descritto.<br />

Una volta ottenuto il set di dati necessari si è calcolata attraverso il Kriging<br />

(ambiente Surfer) la superficie del substrato roccioso con risoluzione orizzontale 5 x 5 m,<br />

utilizzando la stessa <strong>area</strong> di calcolo impiegata per il modello tridimensionale di terreno.<br />

Attraverso algoritmi presenti in Surfer si sono sottratte le quote dei grid delle due<br />

superfici per verificare che, escluse le zone di affioramento diretto del bedrock, le quote<br />

calcolate per il bedrock non fossero superiori, in punti omologhi ai due grid, a quelle della<br />

superficie topografica.<br />

Per raggiungere un risultato soddisfacente si sono dovute apportare alcune<br />

forzature sulle quote da associare alla superficie del bedrock da calcolarsi, applicando<br />

successivamente tecniche “try and error”.<br />

Le forzature effettuate, basate su sopralluoghi e criteri geologico stratigrafici, sono<br />

riportate in figura e si riferiscono alla zona di Pian Masino: alla successione di punti<br />

contraddistinta dalla lettera A è stato associato il valore di 12 m, a quella contraddistinta<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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