relazione area terra - Nostop
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Piani -4 m -6 m -8 m -10 m -14 m<br />
Conc. Ni ppm<br />
VANADIO<br />
1769 2571 2021 2185 1771<br />
1850 2019 1690 1711<br />
1993 1685<br />
1810<br />
1700<br />
Come già accennato, le elaborazioni geostatistiche (variogrammi sperimentali) della<br />
popolazione di dati della concentrazione di vanadio hanno palesato che non esiste alcuna<br />
cor<strong>relazione</strong> spaziale dei valori noti, tanto che è stato impossibile estrapolare<br />
consistentemente dei valori in aree non indagate.<br />
Dall’analisi della Tavola 10.3d si nota che alcuni esuberi sono visibili, dalla<br />
superficie fino alla profondità di 6 e 8, in aree nelle quali gli altri parametri non hanno mai<br />
presentato criticità. Del resto per tali aree, zona di confluenza dei torrenti Lerone e Loaga<br />
e zona nord orientale (sondaggio PZ2bis), sono difficilmente ipotizzabili fenomeni di<br />
contaminazione dovuti a Stoppani, escludendo il trasporto eolico. Tuttavia anche se<br />
l’azione del vento potrebbe spiegare esuberi relativi ai primo metro di suolo, rimane difficile<br />
interpretare gli esuberi a profondità crescenti.<br />
Altra difficoltà interpretativa risiede nel fatto che nella zona occupata dallo<br />
stabilimento, dove Cr totale e in modo meno marcato Cr VI solubile sono presenti con<br />
valori anomali su vaste aree per tutte le profondità indagate, i punti di campionamento<br />
dove è stato misurato il V mostrano a tutte le profondità numeri di superi percentualmente<br />
inferiori rispetto ai due parametri sopra citati.<br />
L’unica zona, che presenta correlazioni spaziali fra i tre parametri, è individuata<br />
nell’<strong>area</strong> di stoccaggio compresa fra i due tratti autostradali.<br />
Infine, confrontando le concentrazioni di vanadio misurate nei sedimenti alluvionali<br />
(aree private e pubbliche) con quelle determinate sulle altre matrici (suoli superficiali e<br />
arenile, vedere capitoli 10.3 e 10.5) si nota una sostanziale differenza. Nelle altre matrici<br />
infatti appaiono esuberi più o meno ubiquitari, mentre dall’analisi della tabella sottostante<br />
tali conclusioni non trovano conferma.<br />
Per ogni piano di riferimento sono evidenziate in ordine decrescente, in giallo, le<br />
concentrazioni che superano 110 ppm (valore di riferimento adottato) e, in rosso, quelle<br />
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />
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