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relazione area terra - Nostop

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natura pervasiva, si evince come sia particolarmente evidente che le prime taglino<br />

trasversalmente la scistosità e che insieme siano in grado di formare un complesso<br />

circuito sot<strong>terra</strong>neo e di smembrare gli ammassi rocciosi in blocchi più o meno grandi.<br />

Un discorso a parte meritano le faglie osservate: in particolare in alcune zone<br />

all’interno della formazione dei calcescisti s.l. si sono registrate fault breccia e cataclasiti,<br />

rappresentanti lineamenti a direzione circa NW-SE e immergenti a NE. Per quanto<br />

riguarda il contatto tettonico responsabile dell’addossamento del Cristallino di Arenzano<br />

sul Gruppo di Voltri si evince come la zona cataclastica abbia circa una direzione<br />

approssimativa EW con immersione specificata in letteratura circa S-SE. Dall’esame tra la<br />

giacitura del contatto a direzione EW e di alcuni set di fratture a immersione S-SW si<br />

evince come possa esistere un rapporto genetico poiché sono molto vicine nella<br />

proiezione stereografica le tracce ciclografiche (da considerare che l’inclinazione non è<br />

definibile).<br />

Per quanto riguarda il contatto tra la sequenza di piattaforma, rappresentata da<br />

metaquarzo areniti passanti a scisti filladici, e i terreni cristallini, rappresentati nel tratto<br />

terminale del torrente Lerone dalle metabasiti in facies anfibolitica, si evince come il<br />

passaggio da una litologia ad un’altra non sia graduale e di tipo transizionale (contatto<br />

stratigrafico o litologico) ma avvenga in modo netto e brusco dalle anfiboliti alle meta<br />

quarzo areniti e da quest’ultime agli scisti filladici tramite contatto tettonico. In particolare,<br />

durante un sopralluogo all’interno del sito industriale, è stato possibile accertarsi della<br />

natura del contatto tra le quarziti e le filladi, osservando attentamente il materiale deposto<br />

nelle cassette catalogatrici del sondaggio P11. Il basamento raggiunto nel sondaggio è<br />

rappresentato da proto-cataclasiti in quarziti, denunciando in modo inequivocabile come al<br />

di sotto del sito siano presenti contatti tettonici. Questo risulta essere rappresentato dalla<br />

ricostruzione in sezione dell’<strong>area</strong>: le evidenze di campagna infatti non consentono altra<br />

interpretazione di questa tipologia di contatto tra le formazioni in questione (anfiboliti con<br />

sequenza di piattaforma).<br />

8.1.11 Implementazione dei dati litologici e geo-strutturali rilevati con i dati della<br />

letteratura scientifica e delle aree pubbliche e private del sito Stoppani<br />

La fase finale dell’indagine consiste nell’elaborazione dei dati geologico-strutturali<br />

rilevati nel tratto mediano e terminale del torrente Lerone, nell’implementazione con i dati<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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