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relazione area terra - Nostop

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modo: durante la cristallizzazione frazionata del fuso basaltico, cristalli idiomorfi, per lo più<br />

sub-millimetrici, di Cromite, si concentrano localmente sottoforma di tasche o strati nelle<br />

fratture della roccia ospitante (in genere peridotiti). In letteratura sono definiti Cr-diopsidi<br />

pirosseniti (Piccardo et alii, 89).<br />

Dall’analisi delle pubblicazioni su aspetti composizionali mineralogici e petrografici<br />

di litotipi basici e ultrabasici del Gruppo di Voltri e dell’Erro-Tobbio si è riscontrato come<br />

l’elemento Cr sia presente in tracce in molti minerali femici, diopsidi principalmente, e<br />

mostri invece un naturale forte accumulo negli spinelli per arrivare a concentrazione molto<br />

elevate nei rari e limitati layers pirossenitici.<br />

Analogamente alle più studiate litologie ultrafemiche, basaltiche e gabbriche, anche<br />

i diversi litotipi metasedimentari (quarzoscisti, micascisti, calcescisti s.s.), rapppresentanti<br />

la copertura dei termini ofiolitici del G.V., registrano, mediante fasi successive di<br />

ricristallizzazione metamorfica e di deformazione, la storia evolutiva alpina.<br />

Generalmente dai risultati si evince una presenza in bassa percentuale di metalli e<br />

del cromo in particolare. In particolare nei Calcescisti può accadere che Granati cromiferi,<br />

Anfiboli verdi cromiferi e Diopside compaiano in alcuni livelli intercalati nella sequenza,<br />

riferibili ad originarie interstratificazioni di materiale ofiolitico detritico (Cimmino et alii,<br />

1979).<br />

Il Cromo nelle rocce del Cristallino di Arenzano è rilevabile in quantità molto basse<br />

(elemento in tracce) dalle analisi chimiche presenti in letteratura (Cortesogno & Forcella)<br />

su rocce del basamento metamorfico, risulta distribuito in modo abbastanza uniforme nelle<br />

varie litologie osservate. In particolare i valori in ppm riscontrati in anfiboliti, scisti biotitici-<br />

granatiferi, blastomiloniti, micascisti e paragneiss, dimostrano come non esista un<br />

minerale nel quale il cromo entri in quantità elevate ma l’elemento è presente come traccia<br />

all’interno di reticoli cristallini complessi come le orneblende, le miche (muscovite e biotite)<br />

e verosimilmente i granati.<br />

La valutazione dei lavori presenti in letteratura geologica sulla petrografia dei litotipi<br />

che caratterizzano le unità tettoniche del Gruppo di Voltri e del Cristallino di Arenzano ha<br />

mostrato come l’elemento Cromo sia spesso presente in concentrazioni variabili nelle<br />

rocce.<br />

Trattandosi di metamorfiti, occorre ricordare che il chimismo rappresentativo della<br />

roccia spesso si differenzia dal chimismo originario, a tal punto che risulta in molti casi<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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