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relazione area terra - Nostop

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Nello specifico i sondaggi effettuati hanno permesso di rilevare in profondità la<br />

natura degli ammassi rocciosi confermando i dati ottenuti dal rilevamento geologico-<br />

strutturale di superficie e dalla letteratura scientifica: i sondaggi SL8, SL7 e PZ5 hanno<br />

incontrato in profondità gli scisti filladici (aventi giacitura della scistosità sub-verticale) del<br />

Cristallino di Arenzano, affioranti in sponda sinistra e destra; il sondaggio SL6 (aventi<br />

giacitura della foliazione milonitica sub-verticale) ha rilevato le serpentiniti cataclastiche e<br />

milonitiche presenti nella zona di contatto con il Gruppo di Voltri; i sondaggi PZ4BIS, PZ3,<br />

PZ9BIS, SL2, PZ1e PZ2 hanno evidenziato la presenza dei micascisti del Gruppo di Voltri,<br />

nell’<strong>area</strong>le a nord del sito industriale ove affiorano le litologie metaofiolitiche e relative<br />

coperture. In particolare per i sondaggi SL2 e PZ1 è stato rinvenuto substrato<br />

micascistoso con discontinuità strutturali sub-orizzontali, mentre per i sondaggi PZ3 e<br />

PZ4BIS si sono riscontrate scistosità sub-verticali.<br />

La zona della foce del torrente Lerone è stata indagata con i sondaggi SL14, SL13<br />

e SL16, delineando in profondità la presenza di una scaglia di rocce ultrafemiche (lherzoliti<br />

e serpentiniti con caratteri talcoscistosi) non registrate dalla letteratura scientifica, in<br />

quanto le interpretazioni geologiche sono state proposte ad esclusione dell’arenile e della<br />

foce in senso stretto.<br />

Tali litotipi sarebbero da attribuire non al Cristallino di Arenzano, non essendo mai<br />

registrati ammassi rocciosi ultrafemici: si sottolinea che tali litologie si sono registrate a<br />

monte del sito nella zona del fascio di dislocazioni mentre la presenza a sud rappresenta<br />

una problematica per le interpretazioni e correlazioni relative alla tettonica e ai rapporti<br />

geometrici tra le due falde. I frammenti di carota estratti evidenziano sia caratteri attribuibili<br />

alle peridotiti sia a serpentiniti e talcoscisti, presenti nelle zone ad elevato stress (zone di<br />

frattura e faglia, contatti tettonici).<br />

Nella letteratura scientifica i rapporti geometrici tra le due unità sono stati proposti<br />

da Cortesogno & Forcella secondo cui il Cristallino di Arenzano sarebbe addossato<br />

tettonicamente al Gruppo di Voltri lungo la zona di dislocazioni a direzione circa EW: in<br />

tale <strong>area</strong> infatti si rinvengono affioramenti di serpentiniti cataclastiche e milonitiche in<br />

associazione a frammenti di micascisti. La presenza di tale evidenze è stata rilevata in<br />

affioramento e da attività di sondaggio. Il ritrovamento di ultramafiti nella zona di foce in<br />

profondità dovrebbe essere confermata o meno attraverso l’esecuzione di altri sondaggi<br />

per verificare se esista la possibilità che tali litologie possano venire a contatto all’interno<br />

del Cristallino di Arenzano. Si ricorda inoltre che al suo interno il lembo sialico di Arenzano<br />

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />

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