relazione area terra - Nostop
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durante la collisione continentale eocenica e rappresentato da peridotiti e serpentiniti<br />
intruse da filoni basaltici e dicchi gabbrici con relativa copertura sedimentaria<br />
oceanica.<br />
Le rocce affioranti evidenziano una complessa storia evolutiva dell’Unità che mostra<br />
di aver subito più fasi metamorfiche e deformative, a partire dalle fasi oceaniche<br />
antecedenti l’evento subduttivo (climax metamorfico) fino all’ultimo stadio relativo alla<br />
messa in posto della falda.<br />
Il lembo sialico di Arenzano affiora lungo il margine meridionale del Gruppo di Voltri<br />
al quale risulta addossato tettonicamente (Cortesogno & Forcella) e dal quale è separato<br />
da un fascio di faglie NE-SW appartenenti ad un più esteso ed importante lineamento del<br />
margine meridionale del Gruppo di Voltri. Questa zona, che attualmente delimita anche il<br />
lembo pliocenico di Arenzano, è caratterizzata da cataclasiti in serpentiniti che<br />
sottolineano la separazione tra gli scisti filladici e carbonatici attribuibili alle sequenze<br />
Trias-Lias di piattaforma continentale e i calcescisti s.l. del Gruppo di Voltri posti più a<br />
nord.<br />
Precisamente le rocce cataclastiche emergono in prossimità dei viadotti autostradali<br />
e della ferrovia: verso la foce del Rio Lerone si riscontrano le litologie carbonatiche di<br />
copertura e ancora più a sud il complesso gneissico-micascistoso in facies Scisti Verdi del<br />
basamento metamorfico, mentre a nord si passa alle litologie metasedimentarie e quindi<br />
alle ultramafiti di dominio oceanico a sovraimpronta metamorfica di alta pressione.<br />
Il bacino idrografico del Rio Lerone risulta quindi impostato su una notevole varietà<br />
di termini metamorfici attribuibili a domini paleogeografici distinti: a sud in prossimità della<br />
foce del torrente, emerge il Cristallino di Arenzano (con inserimento di litologie<br />
appartenenti al Dominio Pre-Piemontese), mentre nel settore settentrionale le serpentiniti<br />
e peridotiti con associazioni di metabasiti e calcescisti s.l. appartenenti al Gruppo di Voltri.<br />
Affioramenti limitati e discontinui di sequenze sedimentarie oligoceniche su<br />
substrato serpentinitico emergono in località Lerca, ove si registra la presenza della<br />
Formazione di Molare appartenente al Bacino Terziario del Piemonte. Le sequenze<br />
sedimentarie oligo-plioceniche risultano così inserirsi, e separare almeno in affioramento, i<br />
Domini Paleogeografici indicati (Gruppo di Voltri da una parte, Cristallino di Arenzano e<br />
Pre-Piemontese dall’altra) nei settori meridionale ed occidentale del bacino in esame.<br />
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure - Via Bombrini, 8 – 16149 Genova<br />
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