FA1 Andrea - enaip

Cosa poi ha fatto lì come vita, come
lavoro?
Lui ha fatto il piastrellista fino a tre anno fa
che poi, putroppo, si è ammalato, che poi ha
avuto grossi problemi con i ginocchi, con la
schiena dovuti all’attività che aveva esercitata.
Per cui lui d tre anni riceve una pensione da
invalidità. Ed è rimasto lì nel Saarland. Lui
parla il dialetto sarrese come uno del posto.
Nessuno si accorge che lui è italiano. E si è
integrato nella rete di questo paesino: lui
adesso fa parte dei volontari della Croce
rossa, lui fa parte del gruppo dei pompieri, lui
è anche alpino. E siccome il paese dove vive
lui è gemmellato con paesino in Toscana e ci
sono sempre i scambi, lui – oltre a essere uno
di loro – è anche l’interprete. E poi si è
dedicato alla fotografia. Ha già fatto
parecchie esposizioni lì in municipio. Lui si è
completamente inserito lì come se fosse nato
e cresciuto.
Come si chiama lui di nome?
Gianni Brollo.
Si è sposto? Ha figli?
Sì, si è sposato con una friulana che però è
nata già in Germania. Perché suo papà viveva
già in Germania, anche lui era un vecchio
terazziere. Sai che ci sono i specialisti: quelli
che fanno i piastrellisti e quelli che fanno il
terrazzo. Questo è un mestiere molto
conosciuto in provincia di Pordenone, lì – sai
– dove ci sono anche i mosaicisti. E questa
familia che si chiama Berzatta, una famiglia
molto conosciuta, è venuta anche prima della
Prima Guerra Mondiale. Mi sa anche prima il
papà di mia congnata sia nato addirittura
anche lui già lì nel Saarland. Risale a tanti anni
fa allora.
Si sono conosciuti lì?
Si sono conosciuti lì e si sono sposati e
hanno una figlia. E adesso anche lei è sposata
con un tedesco del paese e loro hanno una
bimba.
IREF • Intervista SV3
Francesca • NK 23/10/03 • NK 23/10/03 • Pagina 233
Vuol dire che loro sono rimasti nel paese?
E allora un po’ tutta la famiglia di tuo
fratello si è integrata lì in questo paese
nel Saarland ... Allora cambiamo un po’
argomento. Tu allora avevi 15 anni
quando sei arrivata, poi hai fatto questo
apprendistato con 16, 17 anni. Hai vissuto
con papà che era molto severo ... Perché
il nonno in Italia non era severo?
Il nonno non era severo. Era molto dolce.
Ma la mamma era severa perché doveva
essere mamma è papà.
SV3 Mi racconti un po’ dei tuoi sogni
da 16enne, 17enne?
Dunque. I miei sogni ... e lì qualcuno mi è
dato una mano a fare questi sogni, perché ...
se ci penso oggi ... è veramente una cosa
molto interessante.
In quei tempi ho detto: io non devo imparare
il dialetto sarrese perché non so se sarrei
sempre lì oppure se mi sposto.
Mio fratello ha fatto quella scelta. Per cui lui
parla molto meglio il dialetto che non il
tedesco. Io ho avuto la fortuna di scegliere il
tedesco perché sentivo che io mi sarei mossa,
che non sarei rimasta lì. Non so perché.
Infatti io volevo vedere anche altre zone della
Germania e questo si è avverato dopo che io
ho conosciuto mio marito. Dunque, io ho
fatto l’apprendistato, conseguito il diploma di
commessa. E ho lavorato molto poco nel
negozio.
Perché subito dopo sono stata contattata
dalla Caritas di Saarbrücken perché avevano
bisogno di un assistente sociale. Ho accettato
naturalmente con grande piacere questa ...