FA1 Andrea - enaip
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In quale anno scusi?<br />
È stato nel 98. perché siamo arrivati che<br />
hanno riconosciuto il diritto al voto<br />
comunale ed erano appena passate le elezioni<br />
a livello amministrativo. Abbiamo dovuto<br />
aspettare la tornata successiva però è stata ...<br />
anche per questo discorso sull’Europa, uno<br />
dei campi forti sui quali abbiamo sempre<br />
insistito, anche per quanto riguarda la<br />
partecipazione sindacale negli anni 80. In<br />
quegli anni si era fatta anche formazione per<br />
introdurre esponenti non esclusivamente<br />
delle Acli ma italiani all’interno del sindacato<br />
tedesco che si è dimostrato molto, aperto, li<br />
ha accolti subito, è stata forse insieme con le<br />
Chiese l’altra istituzione che ha dato<br />
veramente spazio anche a voci straniere.<br />
E attualmente siamo appunto in questa fase,<br />
in cui riconosciamo l’esigenza di motivare, di<br />
fare formazione politica, religiosa, a livello di<br />
società civile, per la crescita della persona,<br />
quindi anche il riferimento alla famiglia, il<br />
gruppo anziani, le nuove generazioni,<br />
viviamo situazioni molto problematiche ...<br />
anche la tossicodipendenza sta dilagando<br />
anche tra i nostri giovani e in questo caso<br />
abbiamo anche organizzato una campagna,<br />
più che una campagna, un progetto di ...<br />
IREF • Intervista RA1<br />
Dario • CM 25/09/03 • CR 14/10/03 • Pagina 266<br />
Prevenzione?<br />
Più che prevenzione ci siamo accorti che c’è<br />
questo grande problema qui, che convolge<br />
mote famiglie e spesso è tutto …, invece<br />
cercare di portarlo, anche farlo conoscere con<br />
la Missione ... ecco che alcuni anni fa è stato<br />
promosso questo progetto, progetto<br />
Speranza che si è sviluppato ed oggi ha un<br />
suo significato perché collabora con CEIS …<br />
italiani, specialmente del nord Italia, Mestre,<br />
Veneto, con Release che è una<br />
organizzazione ultra trentenne locale<br />
impegnata nell’assistenza chiamiamo così in<br />
senso ampio, ma anche nella diretta<br />
consulenza e intervento per i drogati, e con<br />
questi si sta appunto seguendo, sia dei<br />
giovani tossicodipendenti le famiglie, anche<br />
nelle carceri, negli ospedali, per vedere anche<br />
proposte di soluzioni o ... per questi ragazzi,<br />
possibilmente per uscirne fuori, quindi per<br />
alcuni anche facilitando le condizioni di fare<br />
terapia, per esempio anche in Italia. È che il<br />
problema che sorge tante volte, problema<br />
anche culturale, quindi anche linguistico, poi<br />
sono anche altre forme di intervento e ci<br />
sono alcuni casi, di alcuni giovani ad esempio<br />
che vengono espulsi, perché hanno<br />
commesso ... che ne so ... spaccio, finché è<br />
consumo, ok, d’accordo, ma poi quando si<br />
arriva allo spaccio, diventa reato e quindi e<br />
allora anche in questo ambito si cerca di<br />
vedere soluzioni magari adeguate per questi<br />
ragazzi che, se per caso dovessero essere<br />
espulsi, non finiscano … e il giorno dopo<br />
siano di nuovo in giro per l’Europa o in<br />
qualche altra parte. Così per semplificare ma,<br />
ripeto, l’attenzione direi che è molto forte in<br />
questa direzione ... la grande preoccupazione,<br />
ormai siamo qui da trenta, quaranta anni che<br />
qui il sogno del rientro è un sogno ... la realtà<br />
è un’altra e vale la pena di vivere pienamente<br />
questa realtà cercando di dare tutto il positivo<br />
che abbiamo e quindi l’idea di questo<br />
discorso che stiamo portando avanti noi a<br />
vari livelli della partecipazione interculturale,<br />
della diversità di culture che si rispettino che<br />
si integrano e questo è un po’ l’ambito nel<br />
quale ci stiamo muovendo.