FA1 Andrea - enaip

L’altra è cittadina del mondo o anche
cittadina europea?
Forse mi piacerebbe dire di più io sono
italiana, ma non penso di avere tutte queste
conoscenze che ha un italiano e forse è anche
solo un sogno ... queste domande vemgono
chieste spesso. Molti magari si ritengono
italiani ma sanno pochissimo dell’Italia. È
difficile definire sentirsi italiani.
Ti senti una emigrata?
No.
Secondo te, immigrare in un Paese porta
dei cambiamenti nelle persone?
Sì, secondo me sì. Immigrare in un altro
Paese significa cambiamento di cultura,
cambiamento di lingua, ci sono molti
cambiamenti ... quindi la persona poi alla fin
fine è differente. Anch’io a volte mi chiedo se
fossi nata in Italia, che vita avrei fatto, sarei la
stessa o magari sarei diversa nel modo di
pensare o che. Io penso che forse sarei un
po’ diversa.
Diversa ma in che senso, in senso
positivo che arricchisce oppure che perdi
qualcosa? Ti potresti arricchire di nuove
esperienze?
È un prendere e un lasciare, un po’ si lascia,
un po’ si prende.
IREF • Intervista FM1
Maria • CM & SB 25/09/03 • CR 21/10/03 • Pagina 63
Ne hai parlato a volte di queste cose con i
tuoi? I tuoi genitori, loro hanno vissuto
questo? Loro come la penserebbero
secondo te? Se facessimo questa
intervista a loro, secondo te, per come tu
conosci i tuoi genitori, che cosa
direbbero?
Il fatto che parlano di rientrare già da una
risposta a questa domanda perché pensano
ancora all’Italia che manca che vorrebbero
tornarci, però anche qui è una bellissima vita
che fanno, ci siamo qua noi, sono un po’ tra
la Germania e l’Italia? Ma con il cuore sono
nati in Italia, i parenti sono giù, forse
avrebbero dovuto decidere prima di rientrare,
ma poi con i bambini che vanno a scuola ...
Conosci istituzioni o organizzazioni
italiane qui in Germania? Per esempio gli
istituti italiani di cultura, i consolati, le
camere di commercio, le parrocchie ...
conosci questi tipi di istituzioni?
Sì.
Hai contatti?
Una volta tramite il Consolato, c’erano le
settimane italiane al Kaufhof tramite il
Cconsolato e lì un’amica di mia mamma ha
contatti stretti al Consolato e il Consolato
cercava persone per il Kaufhof che traduceva
in tedesco per gli italiani, i clienti tedeschi che
vengono al Kaufhof e i venditori italiani che
vendevano di tutto, alimentari, vendevano
cose fatte a mano, perché loro non parlano
bene il tedesco e cercavano delle persone che
facessero da interprete e tramite il Consolato
mi è stata offerta questa possibilità di andarci.
Quindi con il Consolato, hai avuto
rapporti?
Sì.