Literaturanalyse Integration in die Arbeitswelt durch Gleichstellung

Pärli/Lichtenauer/Caplazi: Literaturanalyse „Integration in die Arbeitswelt durch Gleichstellung“ 93
2 Prospettive
a) Impulsi dalla legge sui disabili e dalla legge sull’assicurazione invalidità
4.57 La legge sui disabili (LDis) non contiene alcuna disposizione per i datori di lavoro
privati, ma impone alla Confederazione, in veste di datore di lavoro, l’obbligo di
integrare i disabili. Conformemente all’articolo 13 LDis, la Confederazione in quanto
datore di lavoro deve adoperarsi con ogni mezzo a sua disposizione per garantire ai
disabili pari opportunità e adottare i provvedimenti necessari all’attuazione della legge
in tutti i rapporti di lavoro e a tutti i livelli, in particolare in occasione dell’assunzione di
personale. Le prescrizioni previste dagli articoli 12-15, sezione 6, dell’ordinanza sui
disabili (ODis) 326 fanno in modo che, nel settore del personale federale, il datore di
lavoro adempia ai propri obblighi. Ai sensi dell’articolo 2, lettera e ODis, i datori di
lavoro della Confederazione di cui alla LDis sono: il Consiglio federale, l’Assemblea
federale, la Posta Svizzera, le Ferrovie federali svizzere, il Tribunale federale e il
Consiglio dei PF.
4.58 Conformemente all’articolo 12 ODis, il datore di lavoro (della Confederazione) è tenuto
a prendere i provvedimenti necessari per rendere l’ambiente professionale più
rispondente alle esigenze dei suoi impiegati disabili, segnatamente per quanto concerne
l’equipaggiamento del posto di lavoro e la sistemazione dei locali di lavoro, l’orario di
lavoro, il perfezionamento professionale e la carriera professionale. L’articolo 13 ODis,
dal canto suo, obbliga il datore di lavoro a nominare un delegato all’integrazione dei
disabili scegliendolo tra il personale. Il compito di coordinare l’attuazione
dell’uguaglianza dei disabili in seno all’Amministrazione federale spetta all’Ufficio
federale del personale (cfr. art. 15 ODis).
4.59 La LDis conferisce al Consiglio federale la facoltà di svolgere o sostenere progetti pilota
di durata limitata volti a sperimentare l’applicazione di incentivi per favorire
l’integrazione professionale dei disabili (cfr. art. 17). Sia negli USA che in Austria, per
citare un esempio europeo, i progetti pilota effettuati hanno dato ottimi risultati, tanto
che il Supported Employment rispettivamente l’assistenza al lavoro sono stati fissati
nella legge. A giustificare questo passaggio a una riabilitazione professionale flessibile e
personalizzata, anche il migliore rapporto costi/benefici rispetto a quello della
disoccupazione.
4.60 Conformemente all’articolo 18 ODis, i contributi agli investimenti previsti dall’articolo
17 LDis possono essere concessi a progetti pilota di durata limitata che permettono
d’integrare i disabili nei processi di lavoro (cpv. 1, lett. a) e di sperimentare forme di
collaborazione fra disabili e non disabili (cpv. 1, lett. d). Entrambi i provvedimenti sono
sottoconcetti del Supported Employment o dell’assistenza al lavoro. Conformemente
all’articolo 16 LDis in combinato disposto con l’articolo 17 ODis è prevista anche la
concessione di aiuti finanziari per l’elaborazione di programmi d’integrazione
professionale dei disabili. Tali programmi dovrebbero attuare provvedimenti già prima
dell’assunzione, in quanto il Supported Employment o l’assistenza al lavoro prevedono
che i disabili beneficino di una consulenza e di un’assistenza qualificate non solo
all’avvio del rapporto di lavoro, ma già nella fase precedente, ossia durante la ricerca di
un impiego sul mercato generale del lavoro. I provvedimenti nel settore del personale
federale tesi a garantire pari opportunità ai disabili (cfr. art. 12 ODis) indicano la
326 Ordinanza del 19 novembre 2003 sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili, RS 151.31.