Literaturanalyse Integration in die Arbeitswelt durch Gleichstellung

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Pärli/Lichtenauer/Caplazi: Literaturanalyse „Integration in die Arbeitswelt durch Gleichstellung“ 94 direzione da seguire obbligando il datore di lavoro pubblico ad effettuare gli opportuni adeguamenti per quanto riguarda la sistemazione dei locali di lavoro, l’equipaggiamento del posto di lavoro, l’orario di lavoro, ma soprattutto le possibilità di perfezionamento professionale e la pianificazione della carriera professionale. A completare questi provvedimenti necessari, l’obbligo di designare un delegato all’integrazione dei disabili, incaricato di prestare consulenza al datore di lavoro pubblico e agli impiegati disabili sulle questioni d’integrazione dei disabili nell’ambiente professionale. 4.61 La legge federale su l’assicurazione per l’invalidità (LAI), pur basandosi in misura preponderante sul concetto di invalidità definito nel modello medico della disabilità, contiene alcun elementi che si rifanno al modello del Supported Employment. 327 L’articolo 18, capoverso 1, prima frase LAI, ad esempio, stabilisce che gli assicurati invalidi non idonei all’integrazione “hanno diritto a un sostegno attivo nella ricerca di un posto di lavoro appropriato” e a “una consulenza costante al fine di conservare il loro posto di lavoro.” I provvedimenti previsti nell’ambito della quinta revisione dell’AI contengono anche alcuni approcci del Supported Employment. È il caso ad esempio degli “adeguamenti del posto di lavoro” che figurano tra i provvedimenti d’intervento tempestivo (cfr. art. 7d, cpv. 2, lett. a LAI). Tali provvedimenti possono sì essere ordinati, ma al riguardo non sussiste alcun diritto. Stando ai risultati emersi dalla nostra analisi bibliografica, quest’ultima disposizione deve essere valutata con occhio critico. I principali fattori di successo risiedono infatti nel supporto e nella disponibilità dei datori di lavoro (cfr punto 2.90) come pure nell’elaborazione dei provvedimenti intesi come diritti esigibili dei lavoratori disabili (cfr. punto 2.64 e ss.). Nel caso di una nuova versione (necessaria se il responso delle urne sarà negativo) della quinta revisione dell’AI o al momento della sua attuazione a questi risultati dovrà essere attribuito maggiore peso. c) Impulsi dal diritto del lavoro 4.62 Conformemente all’articolo 6 LL, il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute dei lavoratori e, in particolare, di adottare provvedimenti nel settore dell’ergonomia, dove per ergonomia si intende la creazione di interazioni a misura d’uomo tra lavoratore e sistema di lavoro. 328 Il datore di lavoro è inoltre tenuto a prendere i provvedimenti necessari per salvaguardare l’integrità personale dei lavoratori. La sua responsabilità si riferisce ai fattori del processo lavorativo che hanno ripercussioni sulla salute, segnatamente a posti di lavoro, processi lavorativi o organizzazioni del lavoro inadeguati. 329 Come precisato nelle indicazioni relative all’articolo 2 dell’ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro (OLL 3), occorre adeguare le condizioni di lavoro alle capacità delle persone, in altre parole “adattare il lavoro all’uomo, in particolare per quanto concerne l’organizzazione e la concezione dei posti di lavoro, la scelta delle attrezzature, dei metodi di lavoro e di produzione” considerando nel loro insieme anche gli aspetti individuali, tecnici, organizzativi, sociali e tutte le loro interazioni. 330 Conformemente all’articolo 2 OLL 3 i provvedimenti d’igiene richiesti dalle autorità devono essere proporzionati alle ripercussioni che hanno sulla struttura edilizia ed organizzativa dell’azienda. Gli obblighi derivanti dall’articolo 6 LL in combinato 327 Nell’ambito degli assegni per grandi invalidi, l’AI contempla anche progetti pilota come quello del budget di assistenza al posto dell’assegno per grandi invalidi, vedi ordinanza in materia; RS 831.203. 328 Indicazioni relative all’ordinanza 3 concernenti la legge sul lavoro, articolo 2 OLL 3 (principio), pag. 1. 329 Indicazioni relative all’ordinanza 3 concernenti la legge sul lavoro, articolo 2 OLL 3 (appendice). 330 Indicazioni relative all’ordinanza 3 concernenti la legge sul lavoro, articolo 2 OLL 3 (principio), pag. 1 e seg.
Pärli/Lichtenauer/Caplazi: Literaturanalyse „Integration in die Arbeitswelt durch Gleichstellung“ 95 disposto con l’articolo 2 OLL 3 potrebbero anche servire a promuovere l’integrazione professionale dei disabili, poco importa se le modifiche o gli adeguamenti della struttura edilizia e organizzativa dell’azienda sono effettuati per persone abili o per disabili. 4.63 L’articolo 328 CO impone al datore di lavoro di rispettare e proteggere la personalità del lavoratore. Il datore di lavoro ha l’obbligo di prendere i provvedimenti necessari per la tutela della salute e dell’integrità personale del lavoratore per quanto possano essere equamente pretesi (cfr. cpv. 2). Ne consegue che, se un datore di lavoro non adotta tutti i provvedimenti ragionevolmente esigibili per impedire che la personalità dei suoi collaboratori venga lesa, viola il suo obbligo di tutela della personalità di cui all’articolo 328 CO. Se, come risulta, l’articolo 328 CO stabilisce un obbligo ad adottare provvedimenti adeguati per i lavoratori disabili simile per ampiezza a quello delle disposizioni di altri ordinamenti giuridici presentate in questo lavoro è un punto che necessita di verifiche più approfondite. Ciò non è certamente il caso per la procedura di candidatura. Secondo la dottrina e la giurisprudenza prevalenti, infatti, l’articolo 328 CO non è applicabile nel corso della procedura di candidatura, mentre offre protezione durante il rapporto di lavoro. Su questo sfondo abbiamo avanzato l’ipotesi prudenziale secondo cui, per un disabile, la mancata adozione da parte del datore di lavoro di provvedimenti (adeguati) ai sensi dell’articolo 6 LL in combinato disposto con l’articolo 2 OLL 3 potrebbe dare indirettamente adito a discriminazioni e costituire una lesione della personalità.
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