fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti
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Figura 2.3 – Sistemazione <strong>di</strong><br />
collina a spina. (Tratta da<br />
NASI et alii, 1987; parzialmente<br />
mo<strong>di</strong>ficata).<br />
116<br />
DEGRADAZIONI PER USO AGRICOLO IMPROPRIO<br />
no subito, pertanto, profonde trasformazioni, infatti la maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />
capitali per gli investimenti ha rappresentato il motore dello sviluppo <strong>di</strong> un approccio<br />
all’agricoltura del tutto <strong>di</strong>fferente da quello che aveva caratterizzato il<br />
mondo agricolo italiano fino a quegli anni. Si è verificato un adeguamento delle<br />
strutture fon<strong>di</strong>arie e delle tecniche agronomiche alle nuove esigenze produttive,<br />
che, in molti casi, si è tradotto in un’evidente intensificazione dei <strong>fenomeni</strong> erosivi<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto <strong>geologico</strong>-<strong>idraulico</strong>.<br />
Sul territorio, compreso quello collinare e montano, la specializzazione delle colture<br />
e la meccanizzazione delle lavorazioni hanno determinato il progressivo<br />
cambiamento <strong>di</strong> quella serie <strong>di</strong> sistemazioni <strong>idraulico</strong>-agrarie che avevano fin lì raggiunto<br />
un alto grado <strong>di</strong> perfezione nel mantenimento <strong>di</strong> un equilibrio tra le necessarie<br />
pratiche agricole e l’ambiente, spingendo, inevitabilmente, verso <strong>di</strong>segni sistematori<br />
più idonei all’impiego dei gran<strong>di</strong> macchinari per la lavorazione dei terreni.<br />
Quello che era stato un territorio con una agricoltura capillarmente <strong>di</strong>ffusa e <strong>di</strong>fferenziata,<br />
caratterizzata da seminativi intercalati a seminativi arborati, sud<strong>di</strong>visi<br />
in unità colturali generalmente piccole, ricalcanti la morfologia del terreno, delimitate<br />
da fossi, strade <strong>di</strong> fosso e filari arborati, ha cominciato a perdere questa<br />
sua identità. In sostanza le sistemazioni <strong>idraulico</strong>-agrarie precedentemente adottate<br />
sono state obliterate nella ricerca <strong>di</strong> superfici più ampie che permettessero un<br />
agevole e red<strong>di</strong>tizio uso <strong>di</strong> mezzi meccanici, ma senza che venissero approntate