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fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti

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DEGRADAZIONI PER USO AGRICOLO IMPROPRIO<br />

nuove opere sistematorie efficaci come le precedenti (figura 2.4). Il processo si è<br />

compiuto negli anni ‘90, quando ormai la superficie agraria era composta, quasi<br />

completamente, da unità monocolturali <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, con l’incremento<br />

estremo della superficie agricola utile e una minore <strong>di</strong>fferenziazione degli usi.<br />

In tutte quelle situazioni in cui le preesistenti sistemazioni sono state risparmiate,<br />

gli alti costi <strong>di</strong> manutenzione e <strong>di</strong> gestione hanno portato verso il loro progressivo<br />

abbandono e deterioramento, con l’effetto <strong>di</strong> perdere i benefici per cui la sistemazione<br />

era stata ideata e realizzata (ad esempio l’abbandono della manutenzione<br />

dei muretti a secco caratteristici del paesaggio <strong>di</strong> intere regioni).<br />

Uno dei risvolti <strong>di</strong> tali cambiamenti, a prescindere da quale ne sia stata la causa, è<br />

stato l’incremento dei <strong>fenomeni</strong> erosivi, dell’instabilità dei <strong>versanti</strong> e del <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />

idro<strong>geologico</strong>.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo che una oculata gestione agricola nelle aree collinari e montuose si<br />

traduce in benefici effetti, anche, sulle sottostanti aree <strong>di</strong> pianura, attraverso il<br />

consolidamento dei <strong>versanti</strong>, il controllo e il contenimento dei <strong>fenomeni</strong> erosivi (figura<br />

2.5), la riduzione del trasporto solido e dei deflussi idrici, la prevenzione<br />

delle ondate <strong>di</strong> piena <strong>di</strong> fiumi e torrenti, la conservazione delle risorse naturali<br />

contro il degrado ambientale e paesaggistico.<br />

L’introduzione dell’uso <strong>di</strong> macchinari in agricoltura ha senza dubbio portato a<br />

grossi vantaggi dal punto <strong>di</strong> vista economico, vantaggi derivanti, ad esempio,<br />

dalla riduzione drastica nel fabbisogno <strong>di</strong> lavoro umano (l’uso dei macchinari ha<br />

reso possibile l’automatizzazione <strong>di</strong> quasi tutti i processi agricoli), dall’incremento<br />

delle rese e dalla standar<strong>di</strong>zzazione del prodotto. Nel contempo ha generato<br />

una serie <strong>di</strong> effetti negativi sulla qualità del suolo, in particolare sulla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

una proprietà fondamentale che è la sua struttura.<br />

Figura 2.4 – Per ridurre i <strong>fenomeni</strong><br />

erosivi su <strong>versanti</strong><br />

dove affiorano litotipi facilmente<br />

ero<strong>di</strong>bili, quali quelli<br />

argillosi, limosi o sabbiosi, e<br />

dove sono presenti coltivazioni<br />

erbacee estensive, è<br />

necessario ricorrere all’aratura<br />

perpen<strong>di</strong>colare alle linee<br />

<strong>di</strong> massima pendenza,<br />

associata ad un’idonea regimazione<br />

della acque <strong>di</strong> scorrimento<br />

superficiale. Nella<br />

foto, infatti, osserviamo che,<br />

in mancanza <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> regimazione<br />

delle acque <strong>di</strong> deflusso<br />

superficiale, la sola<br />

sistemazione trasversale al<br />

pen<strong>di</strong>o non è stata sufficiente<br />

ad evitare l’innesco <strong>di</strong> <strong>fenomeni</strong><br />

erosivi, lungo le linee<br />

<strong>di</strong> massima pendenza, su un<br />

pen<strong>di</strong>o dove affiorano litotipi<br />

in prevalenza argillosi. Comune<br />

<strong>di</strong> Volterra (PI).<br />

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