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fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti

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DISSESTI DOVUTI ALLA GRAVITÀ<br />

co <strong>sui</strong> <strong>versanti</strong>”, i <strong>di</strong>ssesti dovuti alla gravità sono stati sud<strong>di</strong>visi in quattro categorie:<br />

frane sensu strictu, movimenti lenti superficiali, deformazioni gravitative<br />

profonde <strong>di</strong> versante (D.G.P.V.) e altri <strong>fenomeni</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto.<br />

Tabella 1.4 – Scala delle velocità e dei danni prodotti dalle frane, sud<strong>di</strong>visa in sette classi (tratta da IUGS/WGL, 1995).<br />

Classe Descrizione Danni osservabili<br />

1 ESTREMAMENTE Impercettibile senza strumenti <strong>di</strong> monitoraggio.<br />

LENTO Costruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici possibile con precauzioni.<br />

2 MOLTO LENTO Alcune strutture permanenti possono non essere danneggiate<br />

dal movimento.<br />

3 LENTO Possibilità <strong>di</strong> intraprendere lavori <strong>di</strong> rinforzo e restauro<br />

durante il movimento. Le strutture meno danneggiabili<br />

possono essere mantenute con frequenti lavori <strong>di</strong> rinforzo<br />

se lo spostamento totale non è troppo grande durante<br />

una particolare fase <strong>di</strong> accelerazione.<br />

4 MODERATO Alcune strutture temporanee o poco danneggiabili possono<br />

essere mantenute<br />

5 RAPIDO Evacuazione possibile. Distruzione <strong>di</strong> strutture, immobili<br />

e installazioni permanenti.<br />

6 MOLTO RAPIDO Per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> alcune vite umane. Velocità troppo elevata per<br />

permettere l’evacuazione delle persone.<br />

7 ESTREMAMENTE Catastrofe <strong>di</strong> eccezionale violenza. E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>strutti per<br />

RAPIDO l’impatto del materiale spostato. Molti morti. Fuga impossibile.<br />

Nel Manuale sono state inserite tra i <strong>di</strong>ssesti dovuti alla gravità anche le colate rapide<br />

<strong>di</strong> detrito e fango (debris flows e mud flows). Si tratta <strong>di</strong> <strong>fenomeni</strong> complessi<br />

con caratteristiche interme<strong>di</strong>e tra i movimenti <strong>di</strong> massa, nei quali la gravità costituisce<br />

l’agente del movimento, mentre l’acqua svolge solo il ruolo <strong>di</strong> flui<strong>di</strong>ficante,<br />

e i <strong>fenomeni</strong> <strong>di</strong> trasporto idrico normale, nei quali sono le correnti idriche a<br />

svolgere l’azione <strong>di</strong> trasporto.<br />

In ragione <strong>di</strong> tali caratteristiche, una parte della letteratura tecnico-scientifica colloca<br />

questi <strong>fenomeni</strong> tra i <strong>di</strong>ssesti idraulici, poiché in molti casi essi si incanalano<br />

lungo corsi d’acqua preesistenti, espandendosi tipicamente in zone <strong>di</strong> conoide. In<br />

questa sede si è scelto <strong>di</strong> classificare tali <strong>fenomeni</strong> tra le frane, analogamente alle<br />

classificazioni proposte da AMANTI et alii (1996), AMANTI et alii (2001), CRUDEN &<br />

VARNES (1996) e VARNES (1978) prese a riferimento nel presente lavoro.<br />

Talvolta vengono accomunati alle colate rapide <strong>di</strong> detrito e fango particolari <strong>fenomeni</strong>,<br />

denominati “flussi detritici torrentizi”, che hanno caratteri affini, ma avvengono<br />

con <strong>di</strong>namiche idrauliche, perciò devono essere riferiti al <strong>di</strong>ssesto <strong>idraulico</strong>.<br />

I flussi detritici torrentizi si verificano negli alvei dei torrenti, tipicamente in<br />

aree montane con elevata acclività, in concomitanza <strong>di</strong> intensi apporti idrici, hanno<br />

la capacità <strong>di</strong> erodere e trasportare ingenti quantità del materiale solido presente<br />

in alveo e sulle sponde (depositi alluvionali, materiale franato, materiale<br />

vegetale, materiali <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica, ecc.). Questi <strong>fenomeni</strong> sono stati descritti nel<br />

paragrafo 1.2 “Alcuni <strong>fenomeni</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto <strong>idraulico</strong>”.<br />

Scala delle velocità<br />

16 mm/anno - 5 . 10 -10 m/s<br />

16 mm/anno - 5 . 10 -8 m/s<br />

13 mm/anno - 5 . 10 -6 m/s<br />

1,8 m/h - 5 . 10 -4 m/s<br />

3 m/min - 5 . 10 -2 m/s<br />

5 m/sec - 5 m/s<br />

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