fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti
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SIMBOLOGIA<br />
Nella definizione e scelta dei simboli si è cercato <strong>di</strong> tener conto delle seguenti<br />
esigenze:<br />
• buona leggibilità e facile riproducibilità;<br />
• imme<strong>di</strong>atezza e univocità <strong>di</strong> interpretazione;<br />
• possibilità <strong>di</strong> usare meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> cartografia <strong>di</strong>gitale.<br />
In conformità a quanto proposto nella citata legenda dei Quaderni del Servizio<br />
Geologico Nazionale (GRUPPO DI LAVORO PER LA CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA,<br />
1994), per ciascuna tipologia <strong>di</strong> <strong>fenomeni</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto <strong>di</strong> versante, <strong>di</strong> attività antropiche,<br />
opere e interventi sono previsti fino a tre tipi <strong>di</strong> simboli, areali, lineari e<br />
puntuali, che sono stati or<strong>di</strong>nati in legenda su tre colonne <strong>di</strong>fferenti. I simboli<br />
areali, riprodotti sulla prima colonna, possono essere utilizzati per quelle forme<br />
areali o lineari che presentano un’estensione tale da consentire un’accurata cartografia<br />
in scala. I simboli lineari, riprodotti sulla seconda colonna, possono essere<br />
utilizzati per le forme estese arealmente che si intende rappresentare come elementi<br />
lineari, in quanto la loro larghezza non è cartografabile. I simboli puntuali,<br />
posti nella terza colonna, rappresentano le forme la cui estensione areale o lineare<br />
non è cartografabile alla scala della carta e i <strong>fenomeni</strong> non aventi un’estensione<br />
determinabile.<br />
Per quanto riguarda le valanghe è stata presa a riferimento la stessa simbologia<br />
adottata dalle Regioni e dall’A.I.NE.VA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe)<br />
per la redazione delle “Carte <strong>di</strong> localizzazione probabile delle valanghe”<br />
(C.L.P.V.). In queste carte vengono rappresentate sia le zone che sono state interessate<br />
in passato da <strong>fenomeni</strong> valanghivi sia quelle presunte pericolose.<br />
Per la redazione <strong>di</strong> queste carte si susseguono tre fasi <strong>di</strong>verse: la fotointerpretazione,<br />
l’inchiesta sul terreno e la restituzione cartografica. La prima fase è finalizzata<br />
all’in<strong>di</strong>viduazione, attraverso l’analisi <strong>di</strong> fotografie aeree estive, <strong>di</strong> tracce<br />
fisiche e/o geomorfologiche delle valanghe cadute, quali la presenza alla base dei<br />
<strong>versanti</strong> <strong>di</strong> depositi detritici molto eterogenei e privi <strong>di</strong> classazione, <strong>di</strong> canaloni<br />
ad andamento rettilineo, l’assenza <strong>di</strong> vegetazione arborea, ecc. In una seconda fase<br />
si procede all’inchiesta sul terreno, basata sia sul reperimento <strong>di</strong> testimonianze<br />
<strong>di</strong>rette presso le popolazioni locali sia nelle ricerche <strong>di</strong> archivio, al fine <strong>di</strong> reperire<br />
il maggior numero <strong>di</strong> informazioni sulle valanghe verificatesi nei siti in esame<br />
e giungere ad una ricostruzione storica degli eventi occorsi. Tutte le informazioni<br />
raccolte vengono, infine, restituite su una base topografica, in modo che si <strong>di</strong>stingua<br />
la loro <strong>di</strong>versa origine.<br />
Per quanto riguarda i simboli rappresentativi dei <strong>fenomeni</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto <strong>di</strong> versante,<br />
la legenda in esame <strong>di</strong>stingue con un colore <strong>di</strong>verso ciascun agente morfogenetico,<br />
ossia rosso per i <strong>di</strong>ssesti dovuti alla gravità, verde per i <strong>di</strong>ssesti dovuti al <strong>di</strong>lavamento,<br />
giallo e fucsia per i <strong>di</strong>ssesti dovuti alle valanghe, azzurro per il <strong>di</strong>ssesto<br />
<strong>idraulico</strong>. Per quanto riguarda le attività antropiche che inducono la degradazione<br />
<strong>sui</strong> <strong>versanti</strong> è stato utilizzato il viola, per la degradazione indotta da incen<strong>di</strong> il<br />
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