fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti
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Figura 1.18 – Modello schematico<br />
<strong>di</strong> soil slip nella coltre<br />
detritica superficiale.<br />
(Tratta da DIKAU et alii,<br />
1996; parzialmente mo<strong>di</strong>ficata).<br />
46<br />
SCORRIMENTI TRASLATIVI<br />
sente lavoro, essenzialmente <strong>di</strong>vulgative, e per facilitare la comprensione della<br />
classificazione proposta, basata essenzialmente sulla tipologia <strong>di</strong> movimento, essi<br />
sono inseriti tra gli scorrimenti traslativi.<br />
In letteratura sono classificati tra gli scivolamenti traslativi dei <strong>fenomeni</strong> franosi,<br />
denominati “Frane per saturazione e flui<strong>di</strong>ficazione dei terreni della copertura<br />
superficiale” (inglese: soil slip) che avvengono per saturazione e successiva<br />
flui<strong>di</strong>ficazione, da parte delle acque d’infiltrazione, dei terreni incoerenti <strong>di</strong><br />
copertura superficiale (figura 1.18). Talvolta, oltre alla copertura, viene coinvolta<br />
anche la porzione alterata del substrato.<br />
Il materiale mobilizzato si muove lungo una superficie, in genere sub-planare,<br />
traslando verso il basso ed evolvendo spesso in una colata rapida e/o in un colamento.<br />
Si può verificare anche l’incanalamento del materiale entro linee <strong>di</strong> drenaggio<br />
preesistenti e, quin<strong>di</strong>, l’evoluzione del fenomeno in un “Flusso detritico<br />
torrentizio”. Il movimento si sviluppa con elevate velocità, sulla base della scala<br />
delle velocità, riportata in tabella 1.4, può essere classificato da “molto rapido” a<br />
“estremamente rapido”.<br />
Questa tipologia <strong>di</strong> <strong>fenomeni</strong> è stata molto frequente nel corso degli eventi alluvionali<br />
che hanno colpito il Piemonte nel 1994, 1996 e 2000. Relativamente ad<br />
essi un volume redatto dalla Regione Piemonte (DE ANTONIS & MOLINARI, 2003)<br />
ne riporta una descrizione esplicativa: essi si verificano “spesso a valle <strong>di</strong> zone<br />
meno acclivi (terrazzi, pianori, ma anche strade, campi, piazzali) che hanno favorito<br />
la concentrazione e la penetrazione nel terreno <strong>di</strong> elevate quantità <strong>di</strong> acqua.<br />
I <strong>fenomeni</strong> si innescano e si esauriscono quasi sempre in pochi minuti e quin<strong>di</strong>, in<br />
una classifica per grado <strong>di</strong> pericolosità, questi processi si collocano subito dopo