fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti
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Figura 2.8 – Solchi <strong>di</strong> erosione<br />
<strong>di</strong> tipo rill in un vigneto<br />
dove la <strong>di</strong>sposizione dei<br />
filari a “rittochino” e la<br />
mancanza <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> regimazione<br />
delle acque piovane<br />
hanno favorito i <strong>fenomeni</strong><br />
erosivi, su un versante dove<br />
affiorano litotipi prevalentemente<br />
limoso-sabbiosi,<br />
poco coerenti e facilmente<br />
ero<strong>di</strong>bili. Comune <strong>di</strong> Certaldo<br />
(FI).<br />
122<br />
DEGRADAZIONI PER USO AGRICOLO IMPROPRIO<br />
• la gestione dei residui colturali esplica una fondamentale azione protettiva<br />
nei confronti dell’erosione e delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> acqua per ruscellamento ed evaporazione.<br />
Il pacciame lasciato sul terreno, infatti, lo protegge dall’azione<br />
battente delle gocce <strong>di</strong> pioggia e riduce sensibilmente la velocità <strong>di</strong> scorrimento<br />
superficiale dell’acqua, consentendo, inoltre, una maggiore infiltrazione<br />
e dunque, la possibilità <strong>di</strong> immagazzinamento nei limiti della capacità<br />
<strong>di</strong> campo;<br />
• l’utilizzo <strong>di</strong> lavorazioni <strong>di</strong> tipo conservativo (no-till, lavorazioni ridotte), che<br />
rappresentano il modo migliore per lasciare la maggior parte dei residui colturali<br />
sulla superficie o nei primi strati del terreno (per definizione il 30% o<br />
più). In tali pratiche la velocità <strong>di</strong> decomposizione della sostanza organica è<br />
minore rispetto alle coltivazioni tra<strong>di</strong>zionali poiché il suolo non subisce<br />
azioni <strong>di</strong> rimescolamento, né variazioni nel microclima (o le subisce in minima<br />
parte). Altri effetti positivi <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> lavorazioni sono rappresentati<br />
dal minor numero <strong>di</strong> passaggi delle macchine operatrici, il che influisce<br />
notevolmente sul risparmio energetico quin<strong>di</strong> sulla riduzione dei costi <strong>di</strong><br />
produzione e sul mantenimento <strong>di</strong> una buona struttura del suolo;<br />
• la consociazione <strong>di</strong> due colture seminate a fasce, con andamento trasversale<br />
rispetto alle linee <strong>di</strong> massima pendenza, lungo la pen<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un versante<br />
(strip-cropping) o più in generale l’uso <strong>di</strong> colture consociate, ossia, due o più<br />
colture presenti sul terreno simultaneamente solo per una fase o per tutta la durata<br />
del ciclo colturale. L’efficacia delle colture a fasce <strong>di</strong>pende essenzialmente<br />
dalla tipologia delle colture utilizzate e dalla loro reciproca posizione<br />
sul versante. L’effetto più conservativo si ottiene quando le colture più protettive,<br />
ad esempio le prative, sono <strong>di</strong>sposte nella parte bassa dei <strong>versanti</strong>, in<br />
modo da frenare la velocità dell’acqua e far depositare l’eventuale trasporto<br />
solido. Una variante <strong>di</strong> questa tecnica è quella <strong>di</strong> intervallare alla fasce <strong>di</strong><br />
coltivazione erbacea o arborea delle strisce permanentemente inerbite, costi-