fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti
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SCORRIMENTI TRASLATIVI<br />
i crolli <strong>di</strong> roccia. I <strong>di</strong>ssesti si manifestano con uno scivolamento ed evolvono rapidamente<br />
in colate, spesso incanalate in linee <strong>di</strong> drenaggio o incisioni. L’azione<br />
innescante è data dal rapido processo <strong>di</strong> saturazione, per infiltrazione <strong>di</strong> elevate<br />
quantità d’acqua, <strong>di</strong> parte o <strong>di</strong> tutta la coltre dei terreni sciolti: si forma quin<strong>di</strong> una<br />
temporanea falda acquifera parallela al versante. In altri casi il substrato roccioso,<br />
molto fratturato, funge da alimentatore delle sovrappressioni all’interfaccia<br />
suolo-roccia, a causa della <strong>di</strong>fferente permeabilità dei due orizzonti (in particolare<br />
per suoli limosi o argillosi). L’incremento <strong>di</strong> pressione idrica determina<br />
l’instabilità della coltre. La mobilizzazione avviene con velocità elevate, <strong>di</strong> alcuni<br />
metri al secondo, mentre il materiale flui<strong>di</strong>ficato può percorrere gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze<br />
e spesso raggiunge la rete idrografica, andando ad alimentare considerevolmente<br />
il trasporto solido del corso d‘acqua. Spesso non è visibile una zona <strong>di</strong><br />
accumulo al piede della frana. … Le zone <strong>di</strong> inflessione del pen<strong>di</strong>o, a valle <strong>di</strong> terrazzi<br />
o locali depressioni, risultano essere i punti maggiormente vulnerabili verso<br />
questo tipo <strong>di</strong> instabilità”.<br />
Quei <strong>fenomeni</strong> <strong>di</strong> soil slip che evolvono in una colata rapida o in “Flusso detritico<br />
torrentizio”, devono essere classificati tra i movimenti complessi (figura<br />
1.19).<br />
Figura 1.19 – Frane per mobilizzazione<br />
delle coperture<br />
detritiche superficiali (soil<br />
slip) evolute in colate, verificatesi,<br />
in seguito all’evento<br />
alluvionale del novembre<br />
1994, nella zona collinare<br />
delle Langhe. Notare l’assenza<br />
<strong>di</strong> un’efficace copertura<br />
vegetazionale.<br />
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