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fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti

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ESPANSIONI LATERALI<br />

piccole, rispetto al valore me<strong>di</strong>o della pressione neutra, da risultare insignificanti.<br />

Di conseguenza, in questa tipologia <strong>di</strong> movimenti il creep svolge un ruolo fondamentale<br />

(PICARELLI, 2005)<br />

Questa tipologia <strong>di</strong> <strong>fenomeni</strong> franosi nella sua evoluzione può essere associata ad<br />

altre tipologie, ad esempio crolli, ribaltamenti, colamenti, scorrimenti rotazionali<br />

e traslativi, con stile <strong>di</strong> attività complesso e/o composito, secondo la terminologia<br />

UNESCO (WP/WLI, 1993).<br />

I fattori pre<strong>di</strong>sponenti sono in<strong>di</strong>viduabili nella sovrapposizione <strong>di</strong> rocce a comportamento<br />

rigido su rocce a comportamento plastico, nella fratturazione dell’ammasso<br />

roccioso, nell’elevata energia del rilievo e nella decompressione che può<br />

avvenire in alcune aree, in tempi molto lunghi, successivamente al ritiro <strong>di</strong> spesse<br />

coltri <strong>di</strong> ghiaccio. Tra le cause innescanti possono essere citati gli eventi sismici,<br />

gli incrementi delle pressioni interstiziali nel substrato plastico o del carico<br />

piezometrico nelle sovrastanti rocce rigide, il ritiro dei ghiacciai e l’erosione fluviale.<br />

In questi <strong>fenomeni</strong> si possono verificare bruschi incrementi della velocità<br />

in occasione <strong>di</strong> eventi sismici significativi.<br />

In letteratura (BECK, 1968; JAHN, 1964) è riportata una tipologia <strong>di</strong> espansione laterale<br />

che si verifica prevalentemente in rocce omogenee, fratturate e tipicamente<br />

in aree <strong>di</strong> cresta. Il movimento provoca l’estensione laterale, ma non è in<strong>di</strong>viduabile<br />

né una superficie basale <strong>di</strong> scorrimento né una zona <strong>di</strong> deformazione plastica<br />

ben definita. Esso comporta l’abbassamento della zona centrale del rilievo e<br />

lo spostamento laterale e verso il basso dei fianchi. L’estensione laterale determina<br />

la formazione <strong>di</strong> un’area depressa, tipo graben, alla sommità del rilievo e lo<br />

sdoppiamento dell’originaria cresta.<br />

Poiché, come già detto, le espansioni laterali costituiscono generalmente <strong>fenomeni</strong><br />

<strong>di</strong> versante che si realizzano con movimenti profon<strong>di</strong>, coinvolgono gran<strong>di</strong> volumi<br />

<strong>di</strong> roccia e seguono un comportamento meccanico <strong>di</strong> tipo creep gravitazionale<br />

sono state riferite da molti Autori alle Deformazioni gravitative profonde <strong>di</strong> versante.<br />

In questa sede, per le finalità del presente lavoro e per semplificare l’applicazione<br />

della classificazione proposta, si è scelto <strong>di</strong> non effettuare tale <strong>di</strong>stinzione<br />

e <strong>di</strong> classificare tutte le espansioni laterali nella stessa categoria, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla profon<strong>di</strong>tà del piano <strong>di</strong> deformazione e dall’entità dei volumi coinvolti.<br />

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