fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti
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Figura 2.13 – Vista <strong>di</strong> un<br />
esteso movimento gravitativo<br />
che ha interessato un lato<br />
(destro nella foto) <strong>di</strong> una cava<br />
abbandonata. Comune <strong>di</strong><br />
S. Giacomo degli Schiavoni<br />
(CB).<br />
134<br />
DEGRADAZIONI PER ATTIVITÀ ESTRATTIVA<br />
Una conseguenza <strong>di</strong> un’attività estrattiva prolungata nel tempo è l’accumulo <strong>di</strong><br />
gran<strong>di</strong> volumi <strong>di</strong> detrito <strong>di</strong> scarto che vengono riversati lungo i <strong>versanti</strong>. Tali accumuli<br />
possono a loro volta costituire elementi <strong>di</strong> instabilità, dovuta alla scarsa<br />
coesione e alla sovrapposizione nel tempo <strong>di</strong> strati a <strong>di</strong>fferente granulometria,<br />
composizione e permeabilità. In conseguenza dell’evoluzione nel tempo delle<br />
tecniche e dei macchinari usati per l’estrazione, generalmente gli strati <strong>di</strong>sposti a<br />
maggiore profon<strong>di</strong>tà, cioè quelli più antichi, sono costituiti da blocchi <strong>di</strong> maggiori<br />
<strong>di</strong>mensioni rispetto agli strati superficiali, ossia quelli più giovani, che presentano<br />
una maggiore quantità <strong>di</strong> materiale fine. Tali accumuli <strong>di</strong> materiale vengono<br />
interessati spesso da <strong>fenomeni</strong> erosivi e da movimenti gravitativi (figure 2.14 e<br />
2.15); in riferimento a questi ultimi i più frequenti sono: scorrimenti traslativi e<br />
rotazionali, crolli, colamenti e debris flows.<br />
Per ridurre gli effetti ambientali negativi delle attività estrattive, risulta necessario<br />
che i singoli inse<strong>di</strong>amenti siano dotati <strong>di</strong> idonei progetti <strong>di</strong> sfruttamento, i quali, pur<br />
considerando le esigenze produttive, rendano possibili efficaci interventi <strong>di</strong> recupero<br />
ambientale.<br />
In siti estrattivi ubicati in ambiti montani o collinari rappresentati da <strong>versanti</strong>, a<br />
volte molto acclivi, lo sfruttamento dovrebbe garantire la sicurezza nel corso dei<br />
lavori e la stabilità finale dell’area. Inoltre, una buona regimazione delle acque<br />
superficiali concorre ad una or<strong>di</strong>nata conduzione dei lavori e ad un sicuro assetto<br />
definitivo dell’area. A tal proposito gli impluvi naturali, dovrebbero essere tendenzialmente<br />
salvaguardati e mantenuti costantemente efficienti.<br />
Terminata l’attività <strong>di</strong> estrazione, bisogna affrontare l’aspetto del recupero am-