Svar Numero 5 - Lettere e filosofia
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apporti sessuali prima e al di fuori del matrimonio<br />
e il forte condizionamento di istituzioni come il<br />
matrimonio monogamico. A partire dal 1936<br />
condusse esperimenti sulle infezioni che si<br />
trasmettevano per via aerea e si rese conto che era<br />
impossibile per i microorganismi contagiare dei<br />
corpi tramite l’aria. Ebbe qui inizio la campagna di<br />
diffamazione contro Reich sia da parte dei<br />
psicoanalisti che della medicina generale. Per circa<br />
un anno, quasi ogni giorno, apparivano articoli che<br />
gettavano fango sul suo nome e sul suo lavoro.<br />
Inoltre la minaccia Nazista si faceva sempre più<br />
pericolosa e vicina, la situazione stava diventando<br />
insostenibile. Fu così che nell’agosto del 1939<br />
Wilhelm Reich lasciò l’Europa per trasferirsi negli<br />
Stati Uniti, e non vi fece mai più ritorno. Durante il<br />
periodo di ricerca sui microorganismi notò delle<br />
forme di transizione tra la materia non vivente e<br />
quella vivente: i bioni, da Reich definiti come<br />
“l’unità funzionale elementare di tutta la materia<br />
vivente”. Fu durante lo studio di un particolare tipo<br />
di bioni, i SAPA (Sand Packet), ottenuti dalla<br />
sabbia oceanica, che Reich scoprì una particolare<br />
radiazione che lo portò ad essere noto negli Stati<br />
Uniti e in seguito nel mondo intero. Reich chiamò<br />
questa radiazione “energia orgonica” (gennaio<br />
1939). Iniziò a studiarne le caratteristiche, sia a<br />
livello puramente fisico che biologico, i quali<br />
differenziavano questa energia da tutte le altre. Si<br />
tratta di un’energia che non è né di natura elettrica,<br />
né di natura magnetica, una sorta di forza vitale che<br />
pervade tutto l’Universo e interagisce con tutti gli<br />
esseri viventi. Gli studi sperimentali sulle proprietà<br />
dell’energia orgonica avevano evidenziato, fra le<br />
altre cose, che le sostanze organiche hanno la<br />
caratteristica di attrarre e trattenere l’orgone,<br />
mentre le sostanze metalliche lo respingono. In<br />
base a queste osservazioni Reich fu in grado di<br />
creare degli accumulatori di energia orgonica,<br />
caratterizzati da strati alternati di materiale<br />
organico (lana) e metallo. Costruì dei motori in<br />
grado di catturare questa energia direttamente<br />
dall’atmosfera terrestre. Pensate ai risvolti che<br />
questa invenzione avrebbe portato nella vita di ogni<br />
uomo. Energia libera e potenzialmente infinita,<br />
niente più petrolio e inquinamento, niente più<br />
lavoro massacrante 9 ore al giorno, finalmente<br />
libertà ed equilibrio con la natura. L’Universo è<br />
abbondanza infinita, diceva Reich, viviamo in<br />
un’illusione di precarietà e di limitatezza. Nel corso<br />
dei vari esperimenti con l’orgone il Dr. Reich toccò<br />
molti aspetti diversi della scienza. Tra questi le<br />
discipline della medicina, della fisica, della<br />
cosmologia e della meteorologia. Con degli<br />
accumulatori molto grandi di orgone, capaci di<br />
ospitare all’interno una persona, Reich curò molti<br />
suoi pazienti da diverse patologie. Nel suo libro<br />
“La Biopatia del Cancro” (1948), il Dr. Reich<br />
documentò accuratamente il suo lavoro riguardante<br />
il trattamento di diversi pazienti affetti da cancro<br />
terminale giudicati inguaribili dalla medicina<br />
ortodossa. Molti di questi guarirono ma, essendo<br />
un uomo di scienza molto attento, non fu così<br />
avventato da dichiarare il trattamento con l’orgone<br />
come una cura per il Cancro. In ambito<br />
meteorologico scoprì l’orgone atmosferico e notò<br />
che, in presenza di inquinanti di vario tipo,<br />
comprese emissioni elettromagnetiche, l’orgone<br />
diventava stagnante e causava malattia e danni<br />
ambientali. Chiamò questo orgone stagnante<br />
“orgone morto” o “DOR”. Gli effetti del DOR<br />
erano spesso quelli che contribuivano alla<br />
formazione della siccità e dei deserti. Il processo di<br />
desertificazione catturò particolarmente<br />
l’attenzione di Reich. Ben presto fu in grado di<br />
stabilire una connessione fra il processo di<br />
desertificazione ambientale e quello che egli definì<br />
il “deserto emozionale”. Così come può accadere<br />
nell’ambiente che l’energia orgonica venga<br />
sostituita dal DOR, la stessa cosa può verificarsi<br />
anche all’interno dell’individuo. Le conseguenze<br />
per l’ambiente sono la scomparsa progressiva della<br />
vegetazione, la trasformazione del terreno fino alla<br />
comparsa di sabbia, e la morte delle forme di vita<br />
presenti fino a quel momento. Parlando invece del<br />
deserto emozionale che subentra nell’interiorità<br />
dell’uomo, si ha la morte della creatività, sostituita<br />
da un comportamento meccanico e costruito, uno<br />
stato in cui ogni grazia e spontaneità naturali sono<br />
bandite e perseguitate. Per contrastare la<br />
desertificazione Reich aggiunse dei lunghi tubi di<br />
rame ad un accumulatore di orgone e lo puntò<br />
verso il cielo per aiutare l’orgone atmosferico a<br />
bilanciarsi e a creare condizioni favorevoli alla<br />
pioggia. Chiamò questo dispositivo “Cloud-buster”<br />
(acchiappa nuvole). In un esperimento iniziato<br />
nell’ottobre del 1954, ebbe successo nel far cadere<br />
la pioggia nel deserto intorno Tucson, in Arizona.<br />
Prima ancora che la pioggia cadesse, la presenza di<br />
nuovo orgone bilanciato aveva consentito la