Svar Numero 5 - Lettere e filosofia
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mentre le compagnie sostengono l’assenza di prove<br />
conclusive e tendono a eliminare totalmente il<br />
dubbio dalle menti della gente. Come per la<br />
domanda anche la risposta è immediata: il rischio è<br />
presente ed è anche grave. Le compagnie<br />
telefoniche, premurose di salvaguardare i propri<br />
affari, non possono ammettere di conoscere gli<br />
effetti devastanti che un uso prolungato<br />
dell’apparecchio provoca, tuttavia ci tengono a<br />
tutelarsi per poter dire che loro ci avevano avvisato.<br />
Sarebbe un tragico errore trascurare il fatto che il<br />
motivo delle raccomandazioni è taciuto. È proprio<br />
questo elemento che deve avviare la riflessione:<br />
significa inequivocabilmente che le aziende sono in<br />
malafede. A questo proposito il programma<br />
televisivo Report, in onda su rai 3 la domenica sera,<br />
che si occupa di inchieste giornalistiche, condotto<br />
da Milena Gabanelli, in una puntata intitolata<br />
L’Onda lunga ha spiegato come Motorola ha<br />
cercato di ridimensionare i dati, risultato di una<br />
ricerca finanziata dalla stessa azienda.<br />
E come potrebbe, d’altronde, essere definito<br />
corretto l’atteggiamento delle compagnie se<br />
esistono disposizioni sanitarie in vari paesi che<br />
sostengono l’importanza di evitare che i bambini ne<br />
facciano uso e asseriscono che è pericoloso<br />
lasciarlo sotto il cuscino di notte; inoltre il<br />
Consiglio Superiore di Sanità ha consigliato di<br />
adottare le precauzioni del caso. Non è tutto qui,<br />
anche alla legge questa condotta non piace troppo,<br />
esemplare il caso di un ex manager lombardo, a<br />
favore del quale si è espressa la sentenza del<br />
Tribunale di Brescia, l’Inail dovrà far fronte a un<br />
risarcimento da versare nei confronti dell’uomo,<br />
che soffre di un tumore alla testa causato dall’uso<br />
eccessivo del telefonino.<br />
Questo tema così delicato ha certamente interessato<br />
l’OMS (l’organizzazione<br />
mondiale della sanità) che, in collaborazione con<br />
l’IARC (associazione internazionale per la ricerca<br />
sul cancro) ha condotto degli studi. Il responso dà<br />
ancora maggior credito alla mia posizione ed è<br />
stato il frutto del lavoro di trentaquattro scienziati<br />
provenienti da quattordici paesi diversi che si sono<br />
riuniti dal 24 al 31 maggio dello scorso anno. Sono<br />
stati effettuati studi epidemiologici su esseri umani<br />
e test su animali. I cellulari sono nocivi per la<br />
salute umana in quanto comportano potenziali<br />
effetti tumorali. Il rischio che si registra riguarda il<br />
glioma,tumore che investe le cellule gliali<br />
responsabili della protezione e addette al<br />
sostentamento dei neuroni, e il neurinoma acustico,<br />
il tumore del nervo uditivo; non è stato attestato ma<br />
non si esclude che il cellulare possa causare altri<br />
generi di tumore. Le microonde radio emesse dai<br />
cellulari sono diverse dai raggi x o dai raggi<br />
ultravioletti, sono meno potenti, nonostante ciò le<br />
ricerche del dottor di del 1993 non sono affatto<br />
rassicuranti: le onde elettromagnetiche dei cellulari<br />
a cui topi da laboratorio sono stati esposti hanno<br />
causato l’interruzione del DNA di questi ultimi.<br />
Essendo stato appurato il fatto che l’utilizzo<br />
intenso di un cellulare, vale a dire almeno trenta<br />
minuti al giorno per un arco di tempo lungo dieci<br />
anni, aumenta del 40% la possibilità di insorgenza<br />
di un tumore nell’individuo, il telefonino è stato<br />
aggiunto alla lista degli agenti cancerogeni ed è<br />
stato classificato al livello 2b di pericolosità. Sono<br />
ugualmente pericolosi rispetto al telefonino tutti<br />
quegli apparecchi che hanno attiva la funzionalità<br />
wireless, per cui sono inclusi i cordless e il<br />
computer per ciò che riguarda la possibilità di<br />
navigare su internet.<br />
Per quanto concerne questo argomento la parola<br />
d’ordine suggerita dall’OMS è quindi estrema<br />
cautela. Adoperare il cellulare all’insegna della<br />
prudenza e della responsabilità verso se stessi<br />
significa ridurre l’utilizzo a casi in cui è<br />
strettamente necessario e, se risulta impossibile<br />
evitare, è bene utilizzare gli auricolari o i messaggi<br />
di testo, così che la testa e l’apparecchio restino<br />
sempre a debita distanza. È altamente sconsigliato<br />
tentare ostinatamente di telefonare in luoghi in cui<br />
il segnale è scarso o nullo, in questi casi infatti è<br />
necessaria maggiore potenza in uscita per cui le<br />
radiazioni emesse dal telefonino sono nettamente<br />
superiori. Queste sono le precauzioni che l’OMS ci<br />
raccomanda di adottare, e se l’OMS e l’IARC ci<br />
mettono in<br />
guardia sembra proprio il caso di allarmarsi.<br />
Certo sarebbe del tutto sbagliato nonché da ipocriti<br />
suggerire smettere definitivamente di usare il<br />
cellulare, visto e considerato che è un pericolo,<br />
anche perché tanto non serve a nulla. Riconosco<br />
che la sua utilità è evidente in quanto, mentre ci<br />
sono casi in cui è utilizzato per gioco o per<br />
leggerezza anche in momenti in<br />
cui si potrebbe farne a meno, si verificano<br />
eventualità in cui rappresenta la nostra unica<br />
salvezza. Se ci si perde in posti isolati è il solo