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Svar Numero 5 - Lettere e filosofia

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Il linguaggio dei media<br />

evolve tra vecchi e<br />

nuovi poteri<br />

l XX secolo segna l’avvento dei mezzi<br />

di comunicazione di massa, meglio noti<br />

come mass media. Le informazioni<br />

diventano disponibili per tutti e sempre<br />

più in tempo reale, a partire<br />

dall’introduzione nelle case di strumenti quali la<br />

radio, diffusasi negli anni ’20, successivamente la<br />

televisione (1954) e, alla fine del secolo, con<br />

l’irruzione di internet. La TV resta tutt’ora il<br />

principale strumento d’informazione in molti<br />

paesi, mentre internet è in costante crescita: dalle<br />

poche centinaia di “host”, indirizzi IP stabilmente<br />

attivi, presenti agli albori della rete, nel 2011 se ne<br />

sono calcolati oltre 888 milioni1. La mia tesi è che oggi, ancora più che in passato,<br />

esista un’assuefazione popolare al modello di<br />

comunicazione e di linguaggio mediatico tale da<br />

esserne irreversibilmente ingabbiati.Lo si intende<br />

dalla rapidità con cui ci si abitua a nuovi termini<br />

proposti, da un giorno all’altro, dai media:<br />

“spread” nell’economia, “infotainment” in ambito<br />

radio-televisivo, “top player” nello sport. Molte di<br />

queste espressioni rientrano fin da subito nel<br />

vocabolario della lingua in cui vengono adoperate,<br />

pur essendo di chiara matrice straniera2. I<br />

Se a<br />

questi si aggiungono gli slogan e le frasi fatte che<br />

vengono inculcate nella mente di chi legge e<br />

ascolta, come il “rigore” imposto da Mario Monti,<br />

appare evidente come la facoltà di pensiero umana<br />

sia esposta a delle continue manipolazioni.<br />

Già in origine, le meccaniche del pensiero umano<br />

Sisca Cosmo<br />

sarebbero indotte, se non create, dal codice<br />

linguistico verbale. In “Pensiero e<br />

linguaggio”,Vygotskij analizza gli stadi relativi<br />

alla nascita del linguaggio nell’uomo: «è proprio<br />

mediante la parola che il bambino dirige la sua<br />

attenzione su alcuni tratti, li sintetizza, simbolizza<br />

il concetto astratto e li utilizza come un segno<br />

superiore tra tutti quelli che ha creato il pensiero<br />

umano» 3.La lingua risulta avere una funzione<br />

strutturante sul pensiero. Da una parte essa riflette<br />

le categorie cognitive umane, dall’altra<br />

contribuisce a formarle.<br />

Quando anche non si vogliano accettare teorie<br />

psicologiche o filosofiche, poiché intangibili e<br />

non costituenti una prova certa, intervengono dei<br />

dati molto eloquenti: tutti i più grandi regimi<br />

totalitari del secolo scorso sono stati puntualmente<br />

accompagnati da un’adeguata campagna di<br />

propaganda mediatica atta a predisporre, nelle<br />

coscienze dei cittadini, il concetto di “normalità”<br />

per la forma di potere in procinto di governarli.<br />

Tra i gesti più importanti di Benito Mussolini<br />

durante il ventennio fascista si annovera proprio la<br />

fondazione un Ministero della Cultura Popolare e<br />

l’acquisizione, nel 1924, dell’istituto L.U.C.E.<br />

(L’Unione Cinematografica Educativa) 4, ai fini<br />

della gestione della propaganda.Il regime nazista<br />

fu consolidato da una serie di strumenti, tra cui<br />

proprio «l’azione di propaganda affidata a Joseph<br />

Goebbels (1879-1945), condotta massicciamente<br />

attraverso la stampa, l’editoria e i nuovi mezzi di

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