Svar Numero 5 - Lettere e filosofia
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Immigrazione:<br />
una risorsa per l'Italia<br />
Bagnato Maggie<br />
Nel corso del XX secolo il flusso<br />
migratorio non si è praticamente mai<br />
arrestato. Il continuo spostamento di<br />
individui singoli, di famiglie, di intere<br />
comunità ha motivazioni molto<br />
complesse, che sono inerenti sia alla necessità di<br />
fuga, sia all'attrazione. Oggi il fenomeno<br />
dell'emigrazione riguarda soprattutto Paesi che o<br />
sono strangolati da un elevatissimo debito estero,<br />
o sono interessati da conflitti armati relativi a<br />
conflitti politici, religiosi, etnici, che rendono<br />
praticamente impossibile l'organizzazione della<br />
vita economica e sociale. Il fenomeno<br />
dell'immigrazione è un tema associato a quello<br />
dell'aumento della delinquenza e della criminalità.<br />
Per quanto riguarda l'Italia, tuttavia, delle ricerche<br />
hanno dimostrato che non c'è alcun nesso fra<br />
l'immigrazione e la criminalità. I due fenomeni<br />
sono entrambi attratti dalla ricchezza, e quindi<br />
possono intensificarsi contemporaneamente nelle<br />
zone ricche, senza però che l'una causi o favorisca<br />
l'altra.<br />
La mia tesi è dunque quella di dimostrare come gli<br />
immigrati possono essere una grande risorsa per<br />
l'Italia, un futuro per questo Paese, adattandosi<br />
tranquillamente ai nostri stili di vita, se aiutati e<br />
stimolati da noi italiani. Perciò non sono d'accordo<br />
alla chiusura delle frontiere, non sarebbe mai un<br />
gran giovamento, né dal punto di vista economico<br />
né tantomeno da quello umano. Si avrebbe un<br />
impoverimento della cultura che finirebbe<br />
comunque per diventare sterile, chiusa fino ad<br />
assere schiacciata dall'evoluzione di quelle che le<br />
sono attorno. Vorrei una società più accogliente,<br />
uno Stato più sociale, un governo più pragmatico<br />
nel legiferare, un Paese che si rispecchiasse nei<br />
valori e nelle leggi della sua Costituzione, un<br />
popolo con medesimo denominatore comune:<br />
amare, accogliere e rispettare diritti e doveri. Non<br />
voglio delle gabbie nelle scuole, luogo per<br />
eccellenza della conoscenza e del sapere, non<br />
vorrei che lo straniero si sentisse emarginato ed<br />
escluso; non vorrei che la badante fosse sfruttata e<br />
considerata come schiava; non vorrei che lo<br />
straniero diventasse solo un marciapiede per la<br />
forza lavoro. In una società civile le minoranze<br />
devono essere protette e non umiliate. Non vorrei<br />
però che il cittadino cancellasse i simboli o<br />
negasse la cultura del Paese che lo ospita.<br />
La migrazione internazionale per lavoro è spesso<br />
vista dai Paesi in via di sviluppo come un rimedio<br />
contro la disoccupazione e sottoccupazione<br />
interna; a ciò si aggiunge il vantaggio economico<br />
costituito dalle rimesse degli emigranti e da quanti<br />
ritornano e investono i risparmi in patria. Molto<br />
più generalmente le motivazioni che spingono una<br />
persona a lasciare il proprio Paese sono la ricerca<br />
di un lavoro che possa migliorare le proprie<br />
condizioni di vita; il proseguimento degli studi o<br />
l'istruzione; il turismo; il matrimonio o il<br />
ricongiungimento familiare; fuga dal proprio<br />
Paese per motivazioni politiche, etniche, religiose