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Svar Numero 5 - Lettere e filosofia

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europee della Trilateral e il Capo del Governo<br />

italiano. Lo stesso Presidente del Consiglio, in una<br />

intervista reperibile su youtube (basta digitare<br />

“Intervento shock di Monti”), rivela la strategia di<br />

fondo del Trilateral: ultimare lo storico processo di<br />

erosione delle sovranità nazionali, ormai in corso<br />

da decenni, e ridurre gli Stati europei (quel che ne<br />

resta) sotto il controllo diretto e centralizzato di<br />

Istituzioni sovranazionali quali la Comunità<br />

Europea e la Banca Centrale Europea. Monti<br />

aggiunge pure che per attuare questa strategia<br />

occorre una serie progressiva di «crisi» economiche<br />

e politiche, in modo che poi la gente, pur di trovare<br />

una soluzione ai problemi, sia indotta ad accettare<br />

qualunque soluzione: a cominciare dalla fine<br />

certificata delle sovranità nazionali. Quel che<br />

Monti, invece, non spiega, è che le “Istituzioni<br />

sovranazionali” cui stiamo cedendo ogni nostra<br />

autonomia, identità e libertà si riducono ad un<br />

consorzio di banche private (come è la Banca<br />

Centrale Europea), e che le «crisi» di cui parla non<br />

sono l’esito inesorabile e teleologico del percorso<br />

storico del capitalismo finanziario, ma il risultato di<br />

strategie pianificate ed attuate con puntuale lucidità<br />

dalla finanza internazionale, anche grazie all’azione<br />

di coordinamento di circoli quali il Bilderberg e la<br />

Trilateral. Tanto è vero che, al momento in cui<br />

scrivo, lo spread è tornato ai livelli dell’autunno del<br />

2011, quando venne utilizzato per esautorare il<br />

Governo Berlusconi ed imporre, con un vero e<br />

proprio “golpe bianco”, proprio il Governo dei<br />

banchieri presieduto Monti. Insomma, se l’algido<br />

professore bocconiano era stato messo alla guida<br />

del Governo anche per salvare l’Italia dagli<br />

“attacchi degli speculatori” (per usare una trita<br />

formula giornalistica) e per “ridurre lo spread”, ha<br />

in tutta evidenza mancato il suo compito. Allora<br />

perché nessuno fa presente che Monti ha fallito?<br />

Evidentemente perché il sistema mediatico<br />

controllato dal Potere (a cominciare da la<br />

Repubblica e il Corriere della Sera) e la politica<br />

asservita alla grande finanza internazionale devono<br />

continuare a sostenere il suo Governo per il<br />

semplice fatto che il “piano” prevede e pretende<br />

che la “crisi” continui e si aggravi, in modo poi da<br />

poterci chiedere di pagare un prezzo altissimo: la<br />

fine, di fatto, dell’Italia come Paese sovrano. Solo<br />

allora, vedrete, finiranno gli “attacchi degli<br />

speculatori”, il calo della nostra Borsa, la folle<br />

corsa dello spread e la nostra “crisi”.<br />

28<br />

Fin qui la rassegna. Ho escluso da essa la<br />

Massoneria, nonostante vi aderiscano molti<br />

membri dell’élite, perché non si tratta di un club<br />

profano di recente costituzione, ma una espressione<br />

della Tradizione iniziatica Occidentale.<br />

Naturalmente è stata coinvolta nel degrado morale<br />

complessivo della società. La cronaca mostra come<br />

oggi sia infiltrata da approfittatori e faccendieri e<br />

come molte “obbedienze“ e logge sono ridotte a<br />

“comitati di affari” di livello locale o a centri di<br />

coordinamento dell’affarismo internazionale. Tra<br />

questa Massoneria e quella di un Benjamin<br />

Franklin, che lottò per liberare gli Americani<br />

dall’usura delle banche inglesi, v’è un abisso. Ma<br />

la Massoneria odierna resta troppo variegata e<br />

complessa per assimilarla in toto ad un Bilderberg.<br />

E nei suoi contenuti iniziatici non sarà mai<br />

intaccata neppure dai tanti, troppi sciagurati<br />

usurpatori che ne stanno abusando.<br />

Ciò precisato, dalla rassegna di cui sopra traggo le<br />

seguenti conclusioni.<br />

A) La rete dei circoli citati costituisce il “governo<br />

mondiale privato” dell’élite internazionale<br />

(finanzieri, industriali e aristocratici di consolidato<br />

censo) che vi elabora e coordina strategie<br />

planetarie a tutela dei suoi interessi e nella logica<br />

del “profitto ad ogni costo”. Tali strategie sono<br />

attuate grazie a specifici supporti operativi. Il<br />

sistema mediatico manipola l’opinione pubblica.<br />

Politici e tecnocrati garantiscono che le Istituzioni<br />

sovranazionali (ONU, UE, Banca Mondiale, FMI<br />

ecc.) e nazionali (Stati, governi) traducano le<br />

direttive dell’élite in trattati internazionali, leggi e<br />

orientamenti politico-economici.<br />

B) I Governi, dunque, sono l’ultimo anello della<br />

catena di comando dell’élite. I “politici di<br />

professione” forniscono manovalanza e<br />

“immagine” mediatica al vero Potere, e sono<br />

ripagati per i loro servigi in variegate modalità, cha<br />

vanno dalle sponsorizzazioni elettorali alle dorate<br />

pensioni (come per l’ex premier britannico, il<br />

laburista Blair, e per l’ex Cancelliere tedesco, il<br />

socialdemocratico Schroeder, oggi entrambi<br />

remunerati consulenti delle banche dei Rothschild).<br />

Del resto, tende ormai a cadere ogni distinzione

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